La prima sezione del tribunale di Lecce sospende l’ordinanza di sgombero del Mercatino etnico emessa lo scorso 15 giugno e condanna il Comune alle spese del doppio grado di giudizio. Il pronunciamento mette al riparo l’attività degli oltre 30 commercianti consorziati che domani insieme alla loro rappresentante, Veronica Merico, svolgeranno nello spazio mercatale una conferenza stampa ad hoc. Si tratta di una vicenda che si trascina tra le polemiche da ormai diversi anni. E che nel corso della scorsa estate è tornata d’attualità per effetto dell’ordinanza di sgombero del Comune motivata in ordine all’avvenuta scadenza del termine di affidamento fissato dal bando di aggiudicazione risalente al 2014 (dunque promosso dalla precedente amministrazione), al quale, però, i commercianti e artigiani si sono subito opposti con un ricorso urgente che, dopo la pronuncia di diniego del 4 agosto, a seguito del successivo reclamo, è stato integralmente accolto.
La tesi dei commercianti
È stata accolta la tesi - subito esposta dai consorziati a giugno scorso - secondo la quale il Comune, dopo l’affidamento dello spazio, non ha mai, pur sollecitato a farlo, sottoscritto regolare contratto con la parte aggiudicataria.