Braccio di ferro su viale Marconi: è scontro tra Pd e centrodestra

Braccio di ferro su viale Marconi: è scontro tra Pd e centrodestra
di Serena COSTA
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Sabato 17 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:21
Braccio di ferro su viale Marconi tra centrosinistra e maggioranza-opposizione a Palazzo Carafa: dopo la mozione presentata mercoledì scorso dai consiglieri e capigruppo di centrodestra per bloccare l’inversione definitiva del senso di marcia di viale Marconi, il capogruppo Pd Antonio Rotundo invoca il dialogo e respinge eventuali strumentalizzazioni politiche della vicenda.
Una mozione, quella del centrodestra - con primo firmatario Gaetano Messuti, insieme ai capigruppo Michele Giordano (Fratelli d’Italia), Paride Mazzotta (Forza Italia), Antonio Finamore (Grande Lecce), Bernardo Monticelli Cuggiò (Lecce città del mondo), Mauro Giliberti (gruppo misto) e Angelo Tondo (Direzione Italia) - che avrebbe «il limite di non guardare al complessivo riordino della viabilità del centro cittadino, di cui viale Marconi rappresenta solo uno degli elementi – ribatte il capogruppo Pd a Palazzo Carafa –. Il progetto della giunta Salvemini cambia infatti l’intera viabilità di attraversamento del centro urbano da viale De Pietro sino a viale Marconi istituendo il doppio senso di marcia su viale Cavallotti e depotenziando il traffico su via XXV Luglio. Se con la mozione la destra vuole un confronto, non chiediamo di meglio: siamo pronti a raccogliere suggerimenti e proposte migliorative da qualunque banco esse provengano, ma con altrettanta nettezza diciamo che rispediremo al mittente ogni tentativo di polemica strumentale».
Un provvedimento, quello del Comune, «che non fa altro che dare attuazione con enorme ritardo alle indicazioni contenute nel Piano generale del traffico urbano, già approvato con la delibera della giunta Perrone del maggio 2011, con la quale fu decisa la rotatoria di piazza Garibaldi ed il senso di marcia invertito di viale Marconi», sottolinea Rotundo, che conclude: «Come risulta evidente, la paternità politica di quel piano non è dell’attuale giunta, ora la destra ci faccia sapere se ha cambiato opinione e, se sì, spieghi alla città la sua nuova proposta di viabilità».
La mozione, intanto, non verrà discussa nel Consiglio comunale di lunedì prossimo, come fa sapere Monticelli Cuggiò, che ventila anche un possibile ritiro della stessa, proprio perché in più occasioni il capogruppo di Lecce città del mondo aveva posto come condizione il raddoppiamento del senso di viale Cavallotti: «La polemica potrebbe definirsi superata, pertanto».
 
Ma non sono della stessa opinione i co-firmatari della mozione, Angelo Tondo e Michele Giordano. «Prima di avviare qualsiasi intervento che modifichi la viabilità, occorre rivedere il Piano urbano del traffico in toto e attuare aree a parcheggio adeguate – replica quest’ultimo –. Più volte abbiamo fatto presente all’amministrazione i disagi vissuti dai commercianti e dagli automobilisti su viale Marconi e l’abbiamo fatto raccogliendo le lamentele dei cittadini, non per pura polemica. Siamo disponibili a ragionare sulla visione della mobilità in città, ma oggi c’è questa emergenza: risolviamola. Noto che Rotundo, da quando si è verificata l’anatra zoppa, cerca di mantenere posizioni conservative e anche a difendere l’indifendibile».
Disponibile al dialogo è Angelo Tondo, purché si trovi la giusta sintonia: «Forse è qualcun altro che si sta sottraendo al dialogo, non certo noi. Il provvedimento di viale Marconi ci è sembrata una soluzione-spot: se ci fanno conoscere il ragionamento complessivo lo possiamo valutare insieme, ma se invece il Piano traffico viene attuato in maniera parziale, e per di più all’improvviso e senza consultazione, è chiaro che si crea una visione distorta delle cose e che crea pure disagi ai cittadini».
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