Statale 275, c'è il commissario: il decreto entro la fine del mese

Statale 275, c'è il commissario: il decreto entro la fine del mese
di Pierpaolo SPADA
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Giovedì 10 Giugno 2021, 05:00

Per chi l’attende, forse è la volta buona. L’ammodernamento della Statale 275 Maglie-Leuca sta per esser commissariato. La previsione è nelle carte o per meglio dire nelle bozze, che, dunque, potrebbero ancora mutare. Intanto, Anas ha già ottemperato alle prime prescrizioni come richiesto dalla Commissione Via/Vas con il parere di inizio maggio e si appresta a ricever nuovo verdetto. Il decreto che confermerà l’inserimento della “statale della vergona” - com’è denominata - tra le opere da commissariare dovrà essere emesso entro il 30 giugno. «Presenteremo l’elenco delle opere e dei relativi commissari nei prossimi giorni. E includerà 40 opere per circa 13 miliardi di euro», ha spiegato tre giorni fa al Messaggero il ministro a Infrastrutture e mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, invitato a offrire prospettiva sul punto.

Il decreto

Ebbene, già da qualche giorno l’elenco annunciato circola di mano in mano, tra i banchi dei deputati. E la sua più recente formulazione è assai fedele sia alle anticipazioni offerte dal ministro (40 opere per 13 miliardi) che alle attese di coloro che, nel Salento e in Puglia, auspicano, a distanza di 25 anni dal concepimento, la cantierizzazione del progetto di ammodernamento della “275” (opera è inclusa nell’elenco). Un progetto che investe un tracciato di 37 chilometri e che si avvale di finanziamenti già stanziati per 368 milioni di euro (244 più 124), sebbene nel paragrafo riservato all’opera all’interno dell’elenco risulti che il secondo lotto (zona industriale di Tricase-Leuca, ancora privo di progetto definitivo), differentemente da quanto comunicato dal Mit l’11 settembre 2020, non sia finanziato. Svista o realtà? Al varco delle commissioni parlamentari che saranno presto chiamate ad approvare o meno l’elenco oggetto del nuovo Dpcm (il primo risale ad aprile e ha commissariato 57 opere), c’è dunque un atto che potrebbe segnare il destino dell’opera stradale più rilevante di questa provincia dopo più di un ventennio scandito da dispute politiche, contenziosi giuridici, inchieste giudiziarie e, in ultimo, dall’invito dell’Autorità Anticorruzione - accolto da Anas - che, nel 2016, ha prodotto l’annullamento in autotutela della prima gara. Il commissariamento della “275” cadrebbe in un momento topico, ossia la valutazione del progetto di variante del primo lotto Maglie-Santa Maria di Leuca da parte della Commissione Via che, dopo un anno, ha emesso un verdetto - «parzialmente ottemperato» - che non ha certo disincagliato il progetto in direzione della definitiva approvazione del Cipe e della nuova messa a bando. Rispolverando anche la delibere Cipe del 2004, la Commissione Via ha rilevato non solo la mancata o parziale ottemperanza di alcune prescrizioni ma, con riferimento ad alcune varianti, ha disposto anche l’aggiornamento dello studio di Impatto ambientale e il rinnovo della procedura di Valutazione d’impatto ambientale.

Le varianti

Le varianti in causa riguardano quasi tutti gli svincoli inclusi nel progetto - Cursi, Muro Leccese, Scorrano, San Cassiano, a Sud di San Cassiano e Nociglia, Nociglia Nord, Surano-Ruffano, Montesano Nord, Montesano-Andrano - tre scavalchi e tutte le aree di reimpianto degli ulivi da espiantare per far spazio al tracciato (sebbene il numero di ulivi da reimpiantare a causa di Xylella sia drasticamente ridotto). La buona notizia è che, come detto, Anas ha già ottemperato alle prescrizioni relative alla delibera Cipe 92 del 2004: avrebbe dovuto farlo nei 30 giorni successivi al parere emesso e così ha fatto. I nuovi elaborati sono stati trasmessi al ministero per la Transizione Ecologica presso il quale è insediata la Commissione Via e dunque ora l’azienda attende il nuovo parere.

Ora si procederà all’aggiornamento dello Studio di Impatto ambientale contestualmente al quale sarà richiesto anche il rinnovo della Via.

I lavori

Il tutto dovrebbe essere eseguito entro settembre, come da impegni assunti dall’amministratore delegato e direttore generale di Anas, Massimo Simonini, l’11 maggio a confronto con la viceministra Teresa Bellanova (Mims). A questo punto c’è, dunque, solo da chiedersi: quale effettivo ruolo sarebbe chiamato a svolgere l’eventuale commissario per la 275? L’interrogativo è stato già più volte discusso tra gli addetti ai lavori, compresi i politici più attivi e presenti nella vicenda. Il presupposto dal quale prender spunto è che il commissariamento è stato ufficialmente richiesto tanto dai parlamentari (Dario Stefàno in primis) e dall’assessore regionale pugliese, Anita Maurodinoia, già a febbraio scorso. Stesso auspicio hanno espresso con mozione i consiglieri regionali del centrodestra. Secondo la più comune idea fondata sulle disposizioni regolamentari, il commissario avrebbe l’obbligo di rendicontare puntualmente sull’evoluzione dell’iter e il potere di vigilare sull’iter, imponendo l’osservanza delle tempistiche di legge (finora largamente disattese sulla Statale). Un’altra decisiva discriminante potrebbe, tuttavia, rappresentare anche l’eventuale applicazione del decreto Semplificazioni abbinata al Pnrr, la cui copertura - come annunciato dallo stesso ministro Giovannini - potrebbe interessare almeno una parte delle nuove 40 opere da commissariare.

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