Lecce, naso all'insù: ecco le luminarie dei Santi Patroni. Ma è scontro con gli ambulanti

Lecce, naso all'insù: ecco le luminarie dei Santi Patroni. Ma è scontro con gli ambulanti
di Paolo CONTE
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Sabato 21 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:10

Luminarie installate in centro storico e accensione fissata per la sera di martedì 24 agosto. Via Palmieri, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele II e piazza Sant’Oronzo, illumineranno il borgo antico di Lecce in occasione delle celebrazioni per i santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato. La festa patronale si dipanerà all’insegna dei colori, nel contesto di un’altra annata condizionata dallo stato di emergenza legato alla pandemia. «In giornata monteremo anche la cassa armonica - spiega Giuseppe De Cagna, titolare di De Cagna Luminarie - ed entro lunedì mattina saranno ultimati i lavori di montaggio di tutte le luminarie».

Gli ambulanti

Gli impianti di illuminazione saranno pronti già da lunedì prossimo, ma solo il giorno dopo cittadini e turisti potranno ammirare, con naso all’insù, i colori delle luci, che contorneranno le vie principali del centro storico. Fra le luminescenze spiccherà il ritorno della cassa armonica per i matinée bandistici a cura della Banda Città di Lecce “Nino Farì”, diretta dal maestro Giovanni Pellegrini.
La luminaria installata in piazza Duomo, invece, farà da cornice al grande palco sul quale si svolgeranno le celebrazioni religiose. Più luminarie in centro ma stop a lunapark, fiera e processione. Una decisione condivisa dal Comune e dalla Curia, volta a limitare gli assembramenti e le situazioni di potenziale rischio, che ha fatto infuriare l’Associazione Nazionale Ambulanti Puglia. «Il prefetto e il questore di Lecce non autorizzano, e con questa frase scaricano tutta la loro discriminazione contro gli ambulanti - si legge in uno stralcio della lettera scritta da Ana Ugl Puglia di Giampaolo Za, Fabio Sorgente e Alessandro Margarito -. Chiediamo alla prefettura una dichiarazione pubblica e chiara sulle disposizioni legislative che permettono lo svolgimento delle fiere all’aperto. Dichiariamo lo stato di agitazione in tutti gli eventi futuri che non prevederanno la presenza degli ambulanti - si legge nella nota- segnalando che nella festa di Sant’Oronzo si riscontra il rifiuto a trovare qualsiasi accordo con le parti».
L’ira degli ambulanti si riflette nel dissenso del segretario regionale di Ana Ugl Puglia, Alessandro Margarito: «Le linee guida regionali e nazionali prevedono lo svolgimento delle fiere.

A Lecce vengono prese decisioni opposte. In altri comuni della regione le fiere e i mercati all’aperto si sono svolti regolarmente. Qualcuno dovrà darci delle motivazioni - conclude -. Vogliamo una dichiarazione scritta che faccia luce su queste controversie». La risposta dell’amministrazione comunale non si è fatta attendere: «È stata una decisione dolorosa che abbiamo dovuto prendere a malincuore - sottolinea l’assessore alle Attività produttive e artigianali, Paolo Foresio -. L’enorme numero di espositori, ambulanti e mercanti non avrebbe garantito il distanziamento e il contingentamento in linea con le norme vigenti atte a contenere la diffusione del virus. Lo abbiamo già ribadito più volte anche in accordo con altre autorità. Gli ambulanti hanno proposto di fare una selezione, ma è un’idea che non ci trova d’accordo perché non ha alcun senso». 

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L'opposizione

I consiglieri di opposizione Giorgio Pala, Severo Martini, Gianmaria Greco e Antonio Finamore si sono schierati dalla parte degli ambulanti attraverso una nota: «Preso atto della lettera inviata al prefetto da Ana, ci mettiamo a disposizione per accompagnare i rappresentanti dell’associazione in occasione di un incontro per far valere le posizioni degli ambulanti. L’amministrazione, infatti, in maniera del tutto inspiegabile continua a vietare lo svolgimento della festa patronale».

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