Giustizia e favori, l'intercettazione in Tribunale, Silvestrini: «Mi fai parlare con Salvini?»

Giustizia e favori, l'intercettazione in Tribunale, Silvestrini: «Mi fai parlare con Salvini?»
di Roberta GRASSI
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:30

Le condotte contestate ai due magistrati sono slegate tra di loro, non vi è alcun nesso. I due fascicoli sono stati riuniti, e le vicende del Tribunale civile di Lecce valutate dai magistrati di Potenza in un’ottica di insieme. Anche nella parte in cui ci sarebbe stata la ricerca di un contatto con il leader della Lega, Matteo Salvini
Un paio sono i “link” tra le due figure, all’interno dell’ordinanza di custodia cautelare spiccata per Errede e non per Silvestrini, per cui l’arresto è stato respinto dal gip. Il primo è costituito dalla figura di Massimo Bellantone, commercialista “che conta”, dicono di lui i Mazzotta, in quanto spesso nominato dai giudici per le sue riconosciute competenze in materia. 
Bellantone lavora con Errede, ma anche con Silvestrini. E, a quanto se ne sa, con moltissimi altri magistrati che nulla hanno a che vedere con l’inchiesta e con il sistema. L’altro collegamento sta in una conversazione ambientale captata all’interno dell’ufficio di Silvestrini, all’epoca dei fatti presidente della sezione Commerciale e Fallimentare del Tribunale di Lecce. 

L'incontro tra Silvestrini ed Errede

«Poco prima dell’incontro con Bellantone (in relazione secondo i magistrati alle presunte sponsorizzazioni al Csm, ndr), Silvestrini si era incontrato con Errede per discutere della nomina e dei presunti contatti indiretti con il senatore della Lega, Roberto Marti che, giova sottolineare, è del tutto estraneo all’inchiesta.
«Io la volta scorsa - dice Silvestrini - lo tenni fuori dal mio discorso e mi rivolsi a Cosimo Ferri».

Errede: «Eh, infatti, tanto è vero che quel... fatto l’intervento su Basile, ma Basile lo avrebbe anche votato se quella mattina del Plenum, Zacca non se lo fosse preso sotto braccio all’ultimo minuto. Chissà che cacchio gli avrà raccontato». 

«Di Mattina ha confermato, è tutto ok»

«E adesso farà altrettanto», aggiunge Silvestrini. Si parla poi anche di altri politici locali. Di presunte rassicurazioni ricevute: «Anche Toti mi ha detto la stessa cosa - afferma Errede - Toti di Mattina, mi ha detto la stessa cosa, “no no tutto a posto,” per dire quando lo senti...”. Silvestrini chiede: «Toti di Mattina chi è scusa?». Ribatte Errede: «Quello che finanzia la Lega in Puglia, nel Salento». «Mentre io Marti tengo - spiega Silvestrini, questa volta non l’ho tenuto fuori, lui si è messo a disposizione». 
«Ma tu lo hai contattato come, Marti», chiede Errede: «Che lo conosco. La mamma era professoressa di musica di mia figlia. Li conosco da una vita». Andando avanti: «tranqui.. si è messo a disposizione, dopo di che mi ha detto, no no io stavo a Roma quella volta che ci sentimmo e io gli dissi guarda io sto a Roma. Dissi guarda posso venire a parlare con Salvini? Dice: “guarda non sono riuscito a farti parlare ma è certo al mille per mille stai tranquillo, l’intervento è stato fatto».

«Vorrei ringraziare Salvini»

«Sì, adesso l’intervento è stato fatto - prosegue Silvestrini - è stato fatto su Salvini o Salvini si è chiamato questi qua? Lui dice che Salvini avrebbe parlato anche con questi, io siccome non mi fido gli ho detto non mi fai parlare a me con Salvini? Per ringraziarlo? E lui ha detto, “sì anche io avrei piacere se, se l’ha fatto in questo modo sì, insomma come dire, sì no. Si intesta questo ... però sai effettivamente è vero che trovare l’appuntamento con Salvini non è facile». 
«Salvini - spiega Errede - lo trovi in aereo per dirti e ci parli in aeroporto se lo incontri per caso, io sai quante volte l’ho incontrato a Roma quando tornavo dai concorsi». 
E aggiunge: «Io ho un numero di cellulare di Salvini, che non ho mai usato». Silvestrini: «Nooo, no no va beh». Silvestrini: «Bisogna essere prudenti». Errede: «No certo essere prudenti soprattutto con questi politici. Vabbè tu mo come sei rimasto con Roberto? Che ti chiamerà lui per dire se devi partire a Roma?»
Silvestrini: «Sì, sì, se mi dice di andare a Roma io prendo la macchina e vado a Roma». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA