Nell'incontro di maggioranza Salvemini scopre le carte: «Sono pronto a ricandidarmi a sindaco»

Nell'incontro di maggioranza Salvemini scopre le carte: «Sono pronto a ricandidarmi a sindaco»
di Stefania DE CESARE
3 Minuti di Lettura
Martedì 25 Ottobre 2022, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:00

La linea è quella dell'ascolto ma anche della fermezza: nessun rimpasto di giunta. Nonostante i malumori dei consiglieri, nonostante le strategie messe in piedi dai gruppi per cambiare gli equilibri (e il peso) delle forze al governo della città. E poi l'annuncio sul futuro: nel 2024 a concorrere per la fascia da sindaco ci sarà di nuovo Carlo Salvemini. Il primo cittadino ha scoperto le sue carte durante la riunione di maggioranza che si è tenuta ieri pomeriggio. Una seduta fiume dove il sindaco ha ribadito la volontà di tirare dritto con la squadra di governo che, quindi, resta invariata nella sua formazione e composizione. Ma gli animi rimangono accesi.

L'incontro tra le forze di maggioranza

L'incontro di ieri pomeriggio è l'ultimo atto dopo settimane di appuntamenti, strategie e voci di corridoio che sembravano mettere in crisi gli equilibri in Consiglio comunale. Già da tempo, infatti, Salvemini deve fare i conti con una squadra non proprio compatta, tra malumori diffusi e ambizioni di gruppi consiliari rafforzati. All'orizzonte erano in programma cambi di casacca e strategie varie tra le forze di Palazzo di Città: i consiglieri di Civica (Ernesto Mola e Sergio Della Giorgia) sembravano pronti a passare tra le file di Lecce città pubblica (una ipotesi non ancora tramontata) mentre i consiglieri di Sveglia Lecce Giovanni Occhineri ed Emanuela Orlando (che da poco hanno fondato una nuova associazione Articolo TRE) hanno preso le distanze dal movimento Sveglia Lecce di cui fa parte proprio l'assessore alla Mobilità Marco De Matteis. Nelle ultime settimane ad accrescere le tensioni è stata la linea politica adottata dall'amministrazione Salvemini, tra «scelte non spiegate a dovere» e «poco coinvolgimento delle forze politiche». Una lamentela diffusa tra tutti i gruppi al governo della città, ed espressa pubblicamente solo da Progetto città che a oggi è la forza più numerosa.


Oltre alla linea politica, però, a essere messi in discussione sono anche alcuni esponenti della giunta. Il più additato è l'assessore alla Mobilità Marco De Matteis il cui operato è oggetto di critiche da parte della stessa maggioranza che, proprio in questo settore, vorrebbe un cambio di rotta. Ma sull'ipotesi di un possibile cambio di deleghe, soprattutto quella relative al traffico, il sindaco sembra essere inamovibile: difficile fare cambiamenti a un anno e mezzo circa dal termine della consiliatura in un settore così delicato da gestire.
Insomma la maggioranza scalpita ma il primo cittadino resta fermo sulle sue decisioni.

Ma in ballo non ci sono solo posti in giunta. La maggioranza, infatti, deve ancora riempire la casella della presidenza della commissione Servizi sociali. La poltrona era occupata dal consigliere Saverio Citraro (ex Pd) che ha lasciato l'incarico dopo il passaggio a Progetto città: sul sostituto non si è ancora trovato un accordo, e non è escluso che possano esserci cambi nelle altre presidenze. Tanti, quindi, gli interrogativi ancora da chiarire ma un dubbio è stato sciolto: il sindaco ha deciso di scoprire le carte annunciando la sua ricandidatura alle elezioni amministrative del 2024. Un messaggio lanciato anche per testare gli animi e capire chi, tra le forze politiche a oggi al governo, è pronto a sostenerlo di nuovo.


L'unità dell'Aula (e la sua tenuta) si vedrà nelle prossime settimane. E gli appuntamenti non mancano. A partire dai lavori di commissione, che di recente hanno creato fratture tra i gruppi consiliari. Solo qualche giorno fa, infatti, la maggioranza è andata sotto con i numeri e non è riuscita ad approvare le delibere relative ai debiti fuori bilancio. E poi c'è la prossima seduta del Consiglio comunale, dove i consiglieri saranno chiamati a dare voti che contano alle delibere del governo. E dove le crepe della maggioranza potrebbero farsi più profonde.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA