Futuro green, la città migliora: promossa su bici e Ztl, bocciati bus e parchi

Futuro green, la città migliora: promossa su bici e Ztl, bocciati bus e parchi
di Stefania DE CESARE
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Martedì 10 Novembre 2020, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 00:43

Bene ciclabilità e pedonalizzazione. Male trasporto pubblico, tasso di motorizzazione e verde urbano. Per Lecce si tratta di una risalita di ben nove posizioni anche se resta qualche ombra.
Il verdetto arriva dal Rapporto sull'Ecosistema Urbano sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, stilata da Legambiente e realizzata in collaborazione con l'Istituto di ricerca Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Nella classifica del 2020 - con dati 2019 - che prova a raccontare il cambiamento green in atto sul territorio, e che vede brillare Trento, Mantova e Pordenone prime tra i capoluoghi italiani per performance ambientali, Lecce ha ottenuto un punteggio di 53,796 collocandosi al 57° posto, guadagnando 9 posizioni rispetto allo scorso anno.


Nel gioco del chi sta peggio i vicini di casa non brillano: Brindisi si posiziona all'81esimo posto seguita da Bari (84), Taranto (86) e Foggia (88).

La ricerca viene condotta utilizzando 18 indicatori suddivisi in cinque grandi categorie ovvero aria, acqua, rifiuti, mobilità ed energia, ognuna delle quali influisce sulla classifica generale con un peso diverso.

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A condannare Lecce è la mobilità. Poco soddisfacenti gli indicatori del trasporto pubblico, costruiti suddividendo le città in base al numero di abitanti. Lecce è al 87° posto con i suoi 14 passeggeri trasportati annualmente per abitante, ancora ben lontana dalle altre grandi metropoli e città turistiche (ad esempio Napoli ne trasporta 97 per abitante, Bologna 285, Trento 189). Anche l'offerta di trasporto pubblico è inadeguata: circa 16 chilometri percorsi annualmente dal complesso delle vetture divisi per abitanti (km-vettura/abitante/anno) che costano al comune salentino il 76esimo posto. Lecce città delle auto. Sul tasso di motorizzazione, infatti, il capoluogo paga il conto più salato: 69 veicoli per 100 abitanti (84esimo posto in classifica). Un dato che incide e non potrebbe essere diversamente anche sugli incidenti stradali registrati all'interno del territorio urbano con una media di 6,5 sinistri ogni 1000 abitanti (80° posto).


Bene, invece, la ciclabilità. In città ci sono oltre 15 metri quadri di piste ciclabili ogni 100 abitanti. Luci e ombre per la categoria ambiente. Il capoluogo salentino porta a casa due risultati positivi: il primo sulle isole pedonali (33° posto) e il secondo sulla presenza di alberi (16°) con circa 30 arbusti ogni 100 abitanti. Una città che sembra orientata al green ma che di fatto viene bocciata per il verde urbano: solo 9 metri quadri per abitante. Lecce, quindi, paga l'assenza nel territorio urbano di giardini pubblici e spazi verdi e per questo viene collocata al 93° posto. Nella media i dati per l'uso efficiente del suolo (44° posto) ma male il dato relativo al solare termico e fotovoltaico solare pubblico - 103° posto con 0 kw/abitante su cui ci sono delle verifiche in corso da parte degli uffici comunali.


Per quanto riguarda la qualità dell'aria - e nel dettaglio la concentrazione di biossido di azoto (NO2) - il valore medio misurato dalle centraline in ambito urbano è inferiore al limite di legge di 40 microgrammi per metro cubo. Nello specifico, nel capoluogo salentino si registra una concentrazione media di 22,0 ug/mc di Pm10 e 25,0 ug/mc di biossido di azoto. Per quanto riguarda l'ozono, inoltre, nel 2019 non si è mai registrato il superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 ug/mc. Capitolo rifiuti urbani. Per quanto riguarda la produzione di spazzatura, Lecce si piazza a metà classifica portando a casa un 46° posto con una produzione di 497kg per abitante l'anno. La differenziata? Nel 2019 Lecce ha riciclato il 65% piazzandosi al 54° posto (solo sei anni fa la quota era del 17%).
Lecce poco sciupona per quanto riguarda la dispersione dell'acqua dalla rete: il capoluogo salentino si piazza al 25° ma pecca nella capacità di depurazione (75°) e consumi idrici domestici (60°). «Lecce è sopra la media nazionale, migliora di nove posizione il ranking dello scorso anno, ha il miglior punteggio tra i capoluoghi pugliesi ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini i dettagli dei vari indicatori ci dicono dove siamo migliorati e dove c'è da lavorare. Testa bassa e pedalare, siamo già al lavoro per fare meglio già a partire dal prossimo anno».

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