Droga e alcol, stretta sui controlli: etilometri all’ingresso di locali e discoteche

Droga e alcol, stretta sui controlli: etilometri all’ingresso di locali e discoteche
di Maurizio TARANTINO
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Venerdì 11 Agosto 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 15:23
Discoteche pronte a controlli straordinari per aumentare la sicurezza. Saranno disponibili già da domani sera, uno dei weekend clou della stagione estiva, i precursori utili per stabilire se i frequentatori dei locali siano in stato di ebrezza o meno. Una misura straordinaria, voluta dal Silb, il sindacato italiano locali da ballo presieduto dal salentino Maurizio Pasca che sarà presentata questa mattina alla presenza del prefetto, Claudio Palomba, e che permetterà di dare maggiori garanzie a tutti, dai gestori, ai frequentatori e di rendere più semplici i controlli delle Forze dell’ordine. 
Sono sei i locali, tutti dell’arco jonico, che riceveranno gli strumenti, di grande livello tecnico, acquistati dal sindacato che provvederà a consegnarli a titolo gratuito. I gestori di Rio Bo, Quattro Colonne, Praya, Parco Gondar, Samsara, Le Cave potranno così controllare gli avventori in entrata e consigliare a chi va via di non mettersi alla guida: «Con la nuova normativa - spiega Pasca - abbiamo la possibilità di impedire a chi è in evidente stato di alterazione, o non intende sottoporsi alle verifiche, di accedere al locale. In precedenza invece ciò non era ammissibile: chiunque avesse pagato il ticket d’ingresso aveva il diritto ad entrare in discoteca, senza possibilità di fare una selezione».
Pasca sottolinea la stretta avvenuta in questi anni per migliorare la sicurezza: «La collaborazione con le istituzioni è stata fondamentale per ottenere risultati. E in questo è stato importante l’apporto dato dai gestori dei locali da ballo. Ad esempio, non è più possibile uscire e rientrare dalla discoteca, senza corrispondere nuovamente il biglietto d’ingresso. Una misura studiata per evitare che, come accadeva in passato, le comitive trasportassero le bottiglie di alcolici acquistate al supermercato nei bagagliai delle auto, uscissero a bere e poi si riaffacciassero sulla pista in stato di ebbrezza». 
I precursori, di ultima generazione, permetteranno di effettuare i controlli soltanto analizzando il respiro dell’utente, rilasciando un verdetto assolutamente sicuro.
«Si tratta di strumentazione molto avanzata - spiega Pasca - tanto che proporremo al prefetto, una volta terminata la stagione estiva, di poterla consegnare alle Forze dell’ordine per espletare il servizio sulle strade. Se ci dovessero essere impedimenti di natura burocratica siamo pronti ad affidare gli etilometri ai locali che operano nell’entroterra durante la stagione invernale. Un modo per effettuare controlli ancora più accurati». 
Il presidente del Silb non si ferma qui. La sottoscrizione della convenzione effettuata nel Salento, potrebbe diventare un modello a livello nazionale: «Se avremo i risultati che speriamo, potremmo fare in modo di esportare l’iniziativa in tutta Italia, aumentando la collaborazione tra tutti gli enti. Già adesso ci sono grandi benefici per chi è inserito in una rete comune: si sono ridotti infatti i problemi con la giustizia e le sanzioni amministrative». Gli imprenditori inoltre si impegnano a rispettare rigorosamente gli orari di chiusura dei locali e la capienza prevista oltre che ad attivare o rafforzare il servizio di videosorveglianza che può consentire, in una fase successiva, di visionare le immagini per accertare eventuali episodi accaduti all’interno del locale. 
La sensibilizzazione sul consumo di alcol sarà portata avanti anche dal personale addetto alla somministrazione di bevande alcoliche, attraverso una politica dei prezzi che incentivi l’uso di bevande analcoliche, evitando di preparare alcolici per chi è già evidentemente arrivato al limite. Tra le attività di prevenzione ci sarà anche l’obbligo di esporre all’interno e all’esterno dei locali un cartello luminoso con il messaggio: “In questo locale non è tollerato il consumo di sostanze stupefacenti. Qualunque caso verrà segnalato alle forze di polizia”. Discorso simile anche per la dotazione di defibrillatori. Dopo il caso di Lorenzo Toma, il giovane ragazzo morto due anni fa, i locali hanno avviato una politica dei defibrillatori, con personale qualificato all’utilizzo dello strumento salvavita
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