Decreto ingiuntivo per 15mila euro: imprenditore rischia di chiudere. Il tribunale: somme già pagate

Decreto ingiuntivo per 15mila euro: imprenditore rischia di chiudere. Il tribunale: somme già pagate
di Andrea TAFURO
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:26

Gli chiedono di pagare 66 fatture, per un totale di 15mila euro. Ma l'imprenditore dimostra che quelle fatture erano state già pagate e "salva" la sua impresa. In caso contrario, avrebbe dovuto chiudere battenti. Imprenditore salentino rischia di chiudere l’attività per un decreto ingiuntivo di oltre 15mila euro, ma il Tribunale lo revoca per assenza dei presupposti: le somme risultavano già pagate.
La vicenda traeva origine da una fornitura di pneumatici per la quale un noto rifornitore nazionale chiedeva ed otteneva un decreto ingiuntivo, nei confronti di una ditta del capoluogo salentino, relativamente ad un totale di 66 fatture, per un importo complessivo di € 15.175,01 che, se effettivamente dovuto all’esito del giudizio, avrebbe comportato la chiusura dell’attività.

La ditta salentina si è opposta al decreto ingiuntivo

Tuttavia, con opposizione al decreto ingiuntivo, la ditta salentina dava prova, tramite il proprio legale, l’avvocato Alfredo Matranga, del regolare adempimento delle 66 fatture.
Nel caso dell’imprenditore salentino, il Tribunale ha osservato che il titolare della Ditta, al momento del pagamento di ognuna delle 66 fatture, oggetto del decreto ingiuntivo opposto, aveva espressamente dichiarato che intendeva pagare il debito relativo ad ogni singola fattura.

Ed infatti, su ogni fattura erano indicate le diciture “saldo” e “pagamento al contrassegno”.

Dichiarazioni quest’ultime, che “manifestavano la chiara volontà di pagare il debito nascente dalla consegna della merce in fattura e non i presunti debiti pregressi”. Conseguentemente - ha concluso il Giudice – il decreto ingiuntivo dev’essere revocato per assenza dei presupposti, essendo stato emesso su fatture regolarmente pagate”.

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