Lecce, controlli: tolleranza zero. Il prefetto: «Non possiamo rischiare un altro lockdown»

Il prefetto: «Non possiamo rischiare un altro lockdown»

Lecce, controlli: tolleranza zero. Il prefetto: «Non possiamo rischiare un altro lockdown»
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 09:28

Nel mirino il green pass rafforzato

 

Lecce, nel mirino ci sarà la verifica del green pass rafforzato per accedere a servizi e attività pubbliche. Un monitoraggio quotidiano per permettere ai cittadini di trascorrere le festività natalizie in piena sicurezza. Sarà un Natale di controlli in tutta la Puglia. Con tolleranza zero.  Da lunedì, infatti, entrerà in vigore il decreto legge con le nuove misure varate dal Governo per contenere i contagi in vista delle prossime settimane di festa. Il provvedimento introduce il green pass rafforzato, riconosciuto solo a chi è vaccinato o guarito, che sarà obbligatorio per usufruire di alcuni servizi, come mangiare una pizza all’interno del ristorante o andare al cinema per vedere un film. Così, dopo Bari e Taranto, anche il prefetto di Lecce Maria Rosa Trio ha ufficializzato ieri il piano dei controlli per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali. 

Forze speciali in campo

«In tutti questi mesi le forze dell’ordine hanno svolto quotidianamente i controlli anti-Covid – ha spiegato Trio in conferenza stampa -. Adesso dobbiamo intensificare l’attività di monitoraggio. Garantisco un impegno massimo di tutte le forze ordine. Sarà coinvolto anche il personale delle Polizie locali, con qualifica di agenti di pubblica sicurezza. Inoltre saranno messe in attività anche le sezioni speciali della forze dell’ordine, dagli agenti della Stradale alla Polfer, dal Nucleo antisofisticazione e sanità (Nas) ai carabinieri dell’ispettorato del lavoro (Nil)». Una vera e propria task force per la sicurezza, nella città capoluogo del Salento così su tutto il territorio provinciale. 

Movida sorvegliata speciale

Saranno intensificati i controlli per tutte le attività e sugli utenti che intendono fruire di servizi per i quali è richiesto il possesso del super green pass. Occhi puntati, quindi, su ristoranti, bar, cinema, discoteche, alberghi, palestre. Non mancheranno poi le verifiche sul trasporto pubblico, alle fermate dei bus o nei pressi della stazione ferroviaria.

Resta alta anche l’attenzione per movida e luoghi pubblici, con l’obiettivo di scongiurare assembramenti pericolosi in vista del Natale. E per chi non rispetta le regole in arrivo multe salate: entrare senza certificato nei luoghi dove è previsto l’accesso con il super green pass comporterà un verbale da 400 a 1.000 euro, sia per i cittadini che per i gestori che non controllano. «In questo momento storico dobbiamo cercare di coniugare il diritto alla salute e la tutela delle attività economiche. Nelle zone di assembramento - ha ribadito il prefetto - bisogna indossare la mascherina così come all’interno dei locali pubblici. Vorrei fare un appello a tutti i cittadini. So bene che hanno fatto tanti sacrifici, è difficile chiederne ancora. Con il green pass rafforzato si può condurre una vita normale. Dobbiamo fare squadra. Non possiamo rischiare un nuovo lockdown». 

Le associazioni di categoria: «Stretta necessaria»

Ieri mattina il prefetto ha incontrato i rappresentanti delle principali associazioni di categoria del settore economico per sensibilizzare sul necessario rispetto delle norme. «Siamo consapevoli dell’importanza di contenere l’epidemia, sia per gli effetti sulla salute pubblica che sull’economia. Gli effetti di un lockdown sarebbero catastrofici – ha sottolineato Vincenzo Benisi, Camera di Commercio di Lecce -. La necessità di agire in termini preventivi è stata ampiamente condivisa e ciascuno si è impegnato ad attuare le misure previste». «È una stretta necessaria – ha ribadito Luigi Sansò, Pmitalia Lecce -. Le imprese hanno interesse a tenere il fenomeno sotto controllo altrimenti se si chiude di nuovo è la fine». 
Compito delle associazioni sarà controllare gli utenti in merito proprio al possesso della certificazione rafforzata. «Tutti dobbiamo fare la nostra parte – Nicola Delle Donne, Confindustria Lecce -. Siamo convinti che bisogna agire con senso di responsabilità». All’incontro presente anche Eleno Mazzotta, Federaziende: «Pronti a fare la nostra parte. Abbiamo chiesto al prefetto di interfacciarsi con il governo: servono misure fiscali che tengano conto non solo del calo di fatturato, ma anche dell’incremento dei costi, che causano un minor utile per le aziende».

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