Lecce, coda on line di sette mesi per la carta di identità: «Poco personale»

Lecce, coda on line di sette mesi per la carta di identità: «Poco personale»
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Sabato 11 Settembre 2021, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:49

Caos carta d'identità, code online fino a 7 mesi. Il Comune prova a rimediare: «Il sistema sarà presto aggiornato. Al vaglio soluzioni per ridurre gli arretrati». Maggio 2022. È questo il tempo di attesa per chi prenota oggi sul sito del Comune l'appuntamento per il rinnovo del documento di identità. A provocare le lunghe attese sono i ritardi accumulati sul lavoro arretrato, su cui pesa l'emergenza sanitaria e i periodi di lockdown, ma soprattutto la carenza di personale con cui Palazzo Carafa deve fare i conti da tempo: pensionamento dei dipendenti e stop delle assunzioni. Un mix che di fatto ha mandato in tilt gli uffici, con conseguenti disagi per i cittadini.


La questione dei lunghi tempi di attesa, che non riguarda solo il Comune di Lecce ma anche numerose città italiane, è stata sollevata qualche giorno fa anche dal gruppo di maggioranza Coscienza Civica che ha chiesto un intervento immediato dell'amministrazione per andare incontro ai cittadini. Il Comune sta provando a sperimentare delle soluzioni per permettere agli uffici di smaltire gli arretrati e azzerare così i disagi. «Nel settore Anagrafe i dipendenti sono passati dai 44 del 2017 ai 19 attuali - spiega l'assessore al ramo Christian Gnoni -. Ad essere in difficoltà non sono solo i rilasci delle carte di identità, dei certificati storici e le attività di sportello, ma anche l'ufficio dello Stato Civile. Un sevizio pubblico essenziale e fondamentale per la città che è in grande affanno nonostante l'impegno degli impiegati.

Le difficoltà sui rinnovi delle carte d'identità sono state ulteriormente aggravate dal fatto che durante i periodi di lockdown o zona rossa o arancione, i cittadini hanno smesso di chiedere il rinnovo, riprendendo tutti insieme a presentarsi appena siamo tornati in zona bianca».


In questi giorni l'amministrazione è impegnata in una serie di incontri di emergenza, che vede coinvolti gli assessorati, dirigenti del settore e i responsabili degli uffici, per mettere nero su bianco possibili strategie di alleggerimento dell'arretrato.
«Il sistema di prenotazione online degli appuntamenti sarà riaggiornato, perché oggi è appesantito da centinaia di prenotazioni che spostano avanti nel tempo i nuovi appuntamenti e invece sono riferite a pratiche già evase e andate a buon fine sottolinea Gnoni -. Le pratiche urgenti, dopo valutazione dell'ufficio, sono state in questo periodo istruite e lavorate prioritariamente. Occorre un intervento straordinario che consenta di ridurre l'arretrato. Lo programmeremo insieme al settore Anagrafe, la cui esperienza è fondamentale per affrontare questa situazione oggettivamente complicata».
E sui disagi è intervenuto anche il sindaco Carlo Salvemini: «I ritardi che quotidianamente vengono denunciati sul rinnovo delle carte d'identità sono solo la punta dell'iceberg delle difficoltà in cui si trova il settore ha scritto il primo cittadino in un post su Facebook -. A Lecce, a differenza di altri Comuni, pesa anche il blocco delle assunzioni dovuto alla procedura di riequilibrio dei conti: non possiamo rimpiazzare chi va in pensione, non possiamo assumere giovani per dare nuova energia agli uffici. Ai cittadini chiedo pazienza e consapevolezza del momento difficile che il loro Comune sta attraversando. Il mio impegno sarà anche continuare a insistere, anche in seno ad Anci, perché il Governo possa agire in soccorso degli enti locali in procedura di riequilibrio come il nostro».

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