Lecce lascia aperti i parchi, non tocca le attività commerciali e, per ora, fa leva sull'ordinanza regionale che vieta lo stazionamento all'aperto fuori dagli esercizi commerciali e l'asporto di bevande dopo le 18. La stretta annunciata dal sindaco Carlo Salvemini, dunque, al momento è congelata: il primo cittadino leccese invita, però, i residenti dei paesi limitrofi a evitare il centro durante il fine settimana e annuncia rigidi e serrati controlli nelle piazzette e nei luoghi nevralgici dello shopping e della movida.
Una linea diversa da quella assunta, nel Salento, dai sindaci di Cavallino - dove sono state chiuse le piazze - e Copertino, che ha vietato l'accesso al centro storico, e fuori provincia dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che ha preferito la linea di una maggiore prudenza varando un provvedimento che, entrato in vigore ieri, resterà valido fino al 28 marzo, prevedendo alcune restrizioni che integrano quanto disposto dal Dpcm del 2 marzo scorso.
A Lecce, il sindaco Salvemini annuncia che, «d'intesa col questore, da questo fine settimana verranno organizzati servizi interforze per verificare osservanza di queste disposizioni, principalmente nelle zone individuate come maggiormente sensibili. Chiedo la collaborazioni di tutti. Non viene disposta al momento la chiusura di nessuna attività. Ma introdotta un ulteriore restrizione nelle nostra abitudini sociali: è il sacrificio che dobbiamo imporci per contenere il contagio». Nelle prossime ore è prevista una riunione fra tutte le autorità del territorio.