Centro storico, soldi ai proprietari
per rifare le facciate dei palazzi

Centro storico, soldi ai proprietari per rifare le facciate dei palazzi
di Paola ANCORA
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Mercoledì 30 Marzo 2016, 06:39 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 17:36
LECCE - Finanziamenti a fondo perduto per rimettere a nuovo i prospetti degli edifici del centro storico. Il provvedimento è pronto e, ieri, è stato esaminato dai capigruppo del centrodestra a Palazzo Carafa insieme ad altre misure e sgravi fiscali che l’assessorato ai Tributi porterà al più presto all’attenzione della Giunta per l’approvazione.
Si tratta del primo provvedimento di questo tipo confezionato dall’amministrazione Perrone e mirato al centro antico della città, dopo più di un decennio. Era infatti la fine degli anni Novanta, quando Adriana Poli Bortone sindaco varò il Piano Urban che, intercettando i fondi messi a disposizione dall’Europa, segnò il destino del centro storico, trasformandolo da “periferia” della politica e dell’attività amministrativa in cuore pulsante della città.

Oggi, rispetto ad allora, di diverso c’è infatti la vitalità del centro barocco - meta di centinaia di migliaia di visitatori ogni anno e brulicante formicaio di locali, pub e negozi - e la corposità del tesoretto disponibile, che per la ristrutturazione dei prospetti vale, almeno per il momento, circa 200mila euro.

«È un provvedimento necessario - spiega l’assessore ai Tributi, al Bilancio e al Patrimonio, Attilio Monosi - perché servirà a mettere in moto un meccanismo virtuoso che migliorerà l’appeal della città. Più bello e ben tenuto è il centro storico - insiste, infatti, Monosi - maggiore sarà il numero dei turisti che vorranno raggiungerci per le vacanze e maggiore, quindi, sarà anche l’incasso derivante dall’imposta di soggiorno da riversare sul comparto del turismo. Vogliamo che il centro storico splenda e questa misura serve a dimostrare che i tributi possono anche innescare meccanismi virtuosi dei quali beneficeremo tutti. Basta immaginare cosa accadrebbe se tutti i proprietari di palazzi storici sfruttassero l’opportunità che stiamo dando loro».

Il progetto, da un’idea dello stesso Monosi, è intitolato “Cinquetredue”, mutuando il linguaggio più squisitamente calcistico. Cinque sta per 50 per cento, che è la quota di finanziamento a fondo perduto in dieci anni garantita dallo Stato con il credito d’imposta a coloro che decidono di ristrutturare un immobile. Tre sta per 30 per cento, che è invece la quota che resterà a carico dei proprietari degli immobili, mentre due sta per 20 per cento, che è quanto finanzierà a fondo perduto in un anno il Comune di Lecce.
Così, una ristrutturazione da 25mila euro «costerà “appena” 7.500 euro di risorse proprie al cittadino - spiega Monosi - là dove altri 12.500 saranno in capo allo Stato e 5.000 al Comune».

Dopo la condivisione della proposta nella riunione dei capigruppo di ieri a Palazzo Carafa, il provvedimento verrà rifinito e approvato. Sarà redatto poi un bando, che prevederà la presentazione delle domande a sportello. Tutti i progetti verranno esaminati da una commissione tecnica costituita ad hoc, che valuterà in prima battuta l’ammissibilità degli stessi progetti al finanziamento. Poi le domande, rigorosamente nell’ordine di arrivo allo sportello comunale, verranno soddisfatte fino a esaurimento dei fondi disponibili. Che derivano, come conferma l’assessore, «dagli incassi ottenuti con l’Imu. La misura - conclude - è molto interessante e servirà a rendere ancora più bello il centro storico, a potenziarne l’attrattività». E servirà anche a rimettere in movimento il mercato immobiliare del capoluogo, secondo Confartigianato sorpassato per appeal da quello della provincia dove, complici i prezzi più bassi, acquistare o locare case e appartamenti può risultare più semplice.
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