Centro storico, una latrina tra urina ed escrementi. Ronde dei residenti

Centro storico, una latrina tra urina ed escrementi. Ronde dei residenti
di Paola COLACI
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Martedì 17 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:39

Un puzzo insopportabile. L’aria carica di un fetore mefitico, a metà tra urina ed escrementi. E le tracce maleodoranti dell’inciviltà e del degrado che restano bene impresse ovunque: su basoli, muri e persino i portoni delle abitazioni. Il salotto buono della città - l’ovale di Piazza Sant’Oronzo - si trova solo a pochi metri in linea d’aria. E ancora meno distano i locali più frequentati della movida: tra Piazzetta Santa Chiara, Via dei Perroni e Via D’Aragona. Peccato però che a fare da latrina a cielo aperto al “servizio” della vita notturna sia il dedalo di stradine, piazzette e vicoletti del centro storico di Lecce. Angoli di città forse un tempo suggestivi ma che ormai sembrano votati solo al “bisogno” della movida più maleducata. Quella che non si fa problemi a fare i proprio bisogni per strada e sui portoni delle abitazioni, complice forse la carenza di controlli e sanzioni oltre la mancanza di un sistema capillare di sistemi di videosorveglianza. 

 

I residenti: «Ci sembra di vivere in girone infernale»

«Ci sembra di vivere in girone infernale», denunciano da tempo i residenti della zona. E alcuni di loro, esasperati da una situazione di degrado non più sopportabile, hanno deciso di scendere in strada e dare vita a gruppi di controllo spontanei. Una sorta di ronde notturne anti-incivili, insomma.
“Sono circa le 2.30 della notte, passate da una manciata di minuti.

E i privati cittadini sono costretti a fare i turni di guardia a controllo del vicolo, per impedire il rilascio di fiumi fetidi di orina - si sfoga sui social una residente esasperata - Sono altamente visibili le macchie maleodoranti di escrementi umani ormai asciugati ma oltremodo schifosamente puzzolenti, risalenti ai giorni scorsi, visto che il territorio non solo non è controllato, neppure viene pulito a dovere. Quindi non resta che ricordare che forse non è compito del cittadino che paga le tasse presidiare il territorio a proprio rischio e pericolo”. Eppure non c’è altra scelta, “se non quella di trascorrere la notte fuori per proteggere la nostra città e la nostra salute”.

Le segnalazioni all'Asl

Sì, perché oltre alla questione legata al decoro, i leccesi che abitano nel centro storico ora temono per la propria salute. «Più volte nel corso dell’ultimo anno abbiamo segnalato alla Asl Lecce il rischio che si corre a causa dell’urina che fermenta e degli escrementi che si accumulano agli angoli delle stradine - denuncia un’altra residente in Vico dietro l’ospedale dei pellegrini, a pochi passi da piazzetta Santa Chiara - Spesso il fetore è così pungente che è impossibile persino tenere aperte le finestre di casa e l’aria è stagnante. Per tutta risposta, dall’Azienda sanitaria hanno evidenziato come la questione sia di esclusiva competenza comunale». 

I cittadini costretti a lavarsi le strade

Lo stesso Comune al quale i cittadini più volte in passato si sono rivolti per segnalare una situazione ormai invivibile. «E abbiamo proceduto anche a presentare esposti alla Procura della Repubblica - aggiunge la residente - Ma nulla si è mosso. Siamo arrivati al punto di dover provvedere in autonomia al lavaggio delle strade. La ditta addetta alla pulizia di vicoli e piazzette, infatti, garantisce in media un servizio a settimane. Ma senza l’utilizzo di macchinare adeguati - per lavare via quel puzzo infernale ci vorrebbe una idropulitrice - il problema resta». Così come, restano le macchie di urina ed escrementi su basoli e mura. «E guai a invitare i questi soggetti a espletare a casa loro- conclude la residente - può accadere di finire in ospedale dopo un’aggressione. Proprio come è accaduto qualche tempo fa a mio marito». E le ronde? «Continueremo a scendere in strada di notte, nei weekend. Almeno sino a quando chi ha la competenza per farlo non prenderà provvedimenti» conclude la residente.

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