Tempo un anno (se va bene), due più probabilmente, e il centro storico di Lecce sarà un’altra cosa. Una nuova piazza Sant’Oronzo con il santo (la sua copia, naturalmente) che tornerà, si spera ad agosto come promesso, a proteggere la città dall’alto della colonna ora rimasta vuota e con un nuovo basolato che porterà tutto sullo stesso livello, eliminando i gradini dei marciapiedi. Un anfiteatro finalmente riportato in salute e reso più accessibile con un nuovo ingresso accanto al Sedile. E ancora: pavimentazione di graniglia, a posto dell’attuale asfalto, nelle piazzette alle spalle del castello e davanti all’Apollo con alberi, sedute, installazioni artistiche e illuminazione che valorizzerà gli ampi spazi di piazza Libertini e dintorni.
Il basolato in via Trinchese
Basolato anche in via Trinchese, recupero della facciata per la bella chiesa di Sant’Irene a rischio crolli e restauro della cupola del campanile di piazza Duomo.
Questa la Lecce che verrà.
Al momento "solo" cantieri
Ma basta questo a far chiudere un occhio davanti ad un centro storico che è tutto un cantiere? I lavori vanno fatti, chiaro. «Ma magari non tutti insieme e in estate», dicono i commercianti e gli albergatori. Piazza Sant’Oronzo è praticamente blindata. L’anfiteatro romano, il monumento più importante della città, è diventato invisibile, circondato da anonimi pannelli che, invece, potevano essere utilizzati per illustrare il progetto di riqualificazione: i lavori dovrebbero terminare a inizio del 2024. Stessa cosa in via Alvino dove si sta sostituendo il basolato: «La gente veniva a sedersi da noi - dicono i locali - anche per godere della vista della piazza. Oggi si trovano davanti un muro, come in una prigione». L’amministrazione ha promesso di interrompere i lavori per i mesi di luglio e agosto per poi ricominciare a settembre e terminare entro l’anno.
A pochi metri si trova un’altra delle principali attrazioni di Lecce: Santa Croce. L’area di cantiere per i lavori in via della Sinagoga, con tanto di camion a seguito, si trova a 20 metri dalla basilica e proprio davanti allo storico hotel Patria. Anche in questa zona sono tanti i b&b: «Gli interventi vanno avanti da nove mesi - si lamentano i gestori delle attività -, dovevano terminare a marzo. I nostri clienti sono costretti a raggiungere le loro camere camminando sulle passerelle di legno tra tubi e terra». Solo 50 metri di via della Sinagoga sono stati basolati. Termine dei lavori? Nemmeno l’amministrazione comunale si arrischia a indicare un termine.
E poi c’è il grande cantiere che riguarderà tutti gli slarghi attorno al castello. Si è partiti dalla zona più “tranquilla”, ossia piazzetta Libertini, ma prima o poi toccherà anche all’area davanti all’Apollo. Durata dell’intervento due anni.
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