Autista di un camion multato e denunciato: aveva il cronotachigrafo modificato

Il cronotachigrafo alterato
Il cronotachigrafo alterato
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Maggio 2022, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 16:23

La polizia stradale di Lecce ha riscontrato ancora una volta, nel settore degli autotrasporti, la manomissione del cronotachigrafo. Si tratta di uno strumento che serve a registrare diversi dati, tra cui l’attività del conducente - guida, lavoro, disponibilità e riposo - le distanze percorse e le velocità tenute.

Autovelox lo fotografa due volte: paga 115mila euro invece di 115

Camionista controllato sulla Statale

La scorsa settimana è stato scovato un camionista con cronotachigrafo alterato. In particolare, il controllo è stato effettuato sulla Statale Lecce - Brindisi, su un conducente campano di un autoarticolato che, a quanto rilevato, procedeva a velocità sostenuta in direzione di Brindisi. Una pattuglia gli ha imposto l'alt.  I dati estratti, hanno rilevato che il mezzo, durante la marcia e sotto il controllo diretto della stessa pattuglia della stradale, prima ancora che fosse bloccato, risultava fermo ed il conducente in riposo.La circostanza immediatamente rilevata dagli agenti della polizia stradale è stata confermata successivamente presso un’officina autorizzata, raggiunta per gli accertamenti. In quella sede è stata trovata, nascosta all’interno dell’abitacolo del veicolo, una scheda elettronica che tramite un telecomando riusicva ad alterava il funzionamento del tachigrafo digitale secondo la volontà del conducente.

Nuovo codice stradale: da oggi si cambia. Auto, moto e monopattini: dalle patente alle multe le nuove regole

L'incongruenza chilometrica

Dall’accertamento tecnico, inoltre è emersa un‘incongruenza chilometrica tra i dati effettivi registrati nella centralina elettronica del motore e quelli indicati dal cronotachigrafo digitale installato su veicolo. In particolare 266.671 chilometri sono risultati non registrati all’interno della memoria del tachigrafo omologato installato sul veicolo, ma solo all’interno della memoria del solo dispositivo illegale.Secondo i poliziotti l’utilizzo del dispositivo illegale, non avrebbe riguardato solo il viaggio in corso, ma si sarebbe protratto nel tempo e probabilmente l’uso riguardava altri conducenti, in modo da guidare più a lungo ed essere così più produttivi (e veloci) sottovalutando la pericolosità di queste azioni che incidono sulla sicurezza stradale

Le sanzioni

Al conducente è stata comminata una multa di 2.563 euro, è stato denunciato in concorso con il titolare dell’azienda di trasporti per aver rimosso impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro. Sono stati sottoposti a sequestro penale sia il dispositivo trovato che la carta del conducente. Sono stati altresì detratti 10 punti sulla patente professionale, oltre al ritiro della stessa per il successivo invio al prefetto, il quale disporrà un provvedimento di sospensione per un periodo che va da 15 giorni a tre mesi. È stata fatta inoltre segnalazione allo Spesal della Asl  (Servizio prevenzione sui luoghi di lavoro), all’Albo degli autotrasportatori presso l’ufficio provinciale della Motorizzazione civile nonché all’ufficio provinciale del lavoro dove ha sede l’impresa di trasporto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA