Fondi Cis per la rinascita della costa: almeno 200 milioni. I progetti

Progetto di spiaggia a San Cataldo
Progetto di spiaggia a San Cataldo
di Paola COLACI
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Giovedì 28 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:33

Sul tavolo del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale dovrebbero esserci almeno 200 milioni di euro di finanziamenti da destinare al Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”. E da Fasano a Santa Maria di Leuca - compresi i due capoluoghi di Lecce e Brindisi - sono 22 i Comuni che ora puntano a riqualificare la fascia adriatica con progetti che corrono su tre assi: turismo, cultura e riqualificazione dell’area marina. Idee progettuali che puntato a contrastare l’erosione costiera e il fenomeno dell’abusivismo. Ma a anche a incrementare la riforestazione e la rinaturalizzazione dei luoghi fronte-mare e a cambiare il volto delle zone costiere.

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Il pacchetto dei progetti supera 640 milioni


Il pacchetto complessivo dei progetti candidati al finanziamento supera i 640 milioni di euro. E nel dettaglio, ammontano a 339 milioni le schede presentate dai 16 Comuni salentini dei quali 119 solo per Lecce e le sue marine. Schede alle quali si sommano altri 22 milioni del progetto presentato dalla Provincia di Lecce per agganciare la pista ciclabile da Otranto a Badisco e realizzare una strada litoranea dedicata alle due ruote ecologiche fino oltre il Santuario de Finibus Terrae. Ma nel pacchetto Cis “Costa Adriatica” rientrano anche i 139 milioni di progetti presentati dal Comune di Brindisi per il recupero e la riqualificazione della costa e altri 140 milioni di euro di schede presentate da altre cinque amministrazioni del Brindisino (Carovigno, Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Fasano e Ostuni). 

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Valutazione in corso


Seppure la valutazione da parte dell’Agenzia per la Coesione e di Invitalia sia ancora in corso, secondo le prime indiscrezioni a trovare copertura finanziaria dovrebbe essere almeno un progetto per Comune. E ciò sulla base del rispetto dei criteri di strategicità e immediata cantierabilità. Ma anche in relazione al principio della territorialità e della massima copertura geografica. Ad avere precedenza, in ogni caso, saranno gli interventi che meglio rispondono alla necessità di riqualificare la costa e renderla più collegata e attrattiva con le città. Ma anche quelle iniziative che mirano alla valorizzazione e fruibilità dell’attrattore culturale, sempre con riferimento alla costa e al mare. Infine i progetti che meglio interpretano i concetti di rigenerazione e riqualificazione della costa e dei paesaggi costieri, anche con riguardo alle infrastrutture di collegamento.
Il percorso che dovrebbe portare a conoscere con esattezza l’ammontare complessivo delle risorse assegnate al Cis dovrebbe concludersi a maggio.

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Il primo confronto

È fissato al 10 del prossimo mese, infatti, il primo confronto tra il Ministero per il Sud guidato da Mara Carfagna e le amministrazioni comunali all’esito delle valutazioni dei progetti. Entro il 22 maggio, poi, la bozza del Cis dovrà essere condivisa e dovrà essere redatta al contempo la proposta di delibera Cipe per i finanziamenti. A giugno, infine, proprio in Prefettura a Lecce il Contratto dovrebbe essere sottoscritto ufficialmente alla presenza del minisitro Carfagna. 
«L’amministrazione ha approvato a marzo attraverso una delibera di Giunta le schede di candidatura per il Cis dei paesaggi costieri dei 22 comuni tra cui i due capoluoghi di Lecce e Brindisi- ha fatto sapere ieri il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini in Commissione Bilancio a Palazzo Carafa -. Entro la fine di questo mese si potrà conoscere l’ammontare complessivo delle risorse che verranno assegnate. E secondo le anticipazioni non dovrebbe essere diverso da quelli già finanziati: quindi la dotazione finanziaria non dovrebbe essere inferiore ai 200 milioni di euro complessivi». La somma, tuttavia, potrebbe essere destinata a crescere. «Proprio nei giorni scorsi il ministro Mara Carfagna ha fatto sapere che sono disponibili somme residue.

Stiamo parlando di 12 miliardi complessivi, quindi di una dotazione molto rilevante che ci rassicura sulla possibilità di giungere al traguardo atteso». 

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