Lecce, il falso Banksy che fa riflettere sui migranti

Lo stile ricorda il famoso streetartist senza volto

Lecce, il falso Banksy che fa riflettere sui migranti
di Alessandra LUPO
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Venerdì 3 Dicembre 2021, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 12:37

Il concetto di vero o falso in un'opera d'arte resta alquanto difficile da definire. Fatto sta che nonostante lo stencil riporti il nome del celebre street artist senza volto Banksy, l'opera che campeggia da oltre un anno in una delle edicole votive alle spalle del Duomo di Lecce non sembrerebbe affatto appartenergli. Almeno nello stile. Più vicina è invece alla sensibilità dell'artista inglese e al suo modus operandi: un blitz notturno in una delle zone più battute della città.

Il luogo divide la rete 

Nonostante la scelta del luogo divida parecchio gli utenti, molti dei quali criticano l'imbrattamento di uno dei simboli del barocco, il soggetto colpisce: una Madonna culla infatti una barca, presumibilmente di migranti, richiamando le numerose tragedie del mare.

E ovviamente che si trovi su una chiesa fa parte del messaggio.

Il post del regista

L'opera è stata più volte fotografata, l'ultima in ordine di tempo dal regista Alessandro Valenti che l'ha postata sui social chiedendosi appunto se si tratti o meno del famoso artista sottolineandone la potenza evocativa.

«Su quest’opera alle spalle del Duomo di Lecce c’è un gran dibattito: alcuni dicono che sia veramente fatta dal celebre artista, altri parlano di falso d’autore. Vero o non vero, dobbiamo ricordarci che Gesù è stato il “primo” bambino migrante e l’idea di raccontare visivamente la Madonna che abbraccia una barca, è un messaggio di speranza. La speranza. Ciò di cui abbiamo sempre bisogno».

L'artista anonimo 

Per risolvere il giallo basta pochissimo: Banksy infatti "rivendica" ognuna delle sue opere sui social e di questa sui suoi profili non c'è traccia oltre al fatto che per chi conosca un minimo lo stile dell'artista, il murales leccese risulta molto meno raffinato nella realizzazione. Un'opera analoga, inoltre, che riporta uno dei santi patroni della città con addosso una tunica di Dior, si trova poco distante nel centro di Lecce e sembrerebbe appartenere alla stessa mano. Un autore anonimo dunque con l'evidente intento di provocare e far riflettere. 

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