Visite private per avere l’assegno d’invalidità: indagini dopo le denunce

Visite private per avere l’assegno d’invalidità: indagini dopo le denunce
di Maddalena MONGIO'
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Sabato 16 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:48
Guardia di Finanza, Nas, Procura. Campo d’indagine allargato sulle commissioni invalidi della Asl di Lecce. Il faro si è acceso dopo molte segnalazioni anonime, ma circostanziate, arrivate alla direzione generale della Asl di Lecce. Nella top ten dei presunti reati la visita privata nello studio dello specialista, nonché componente della commissione invalidità. Questo riferiscono gli invalidi che si sono sottoposti a visita medica per vedersi riconoscere la malattia. Reato tutto da verificare, ma intanto il direttore generale, Silvana Melli, ha impacchettato le scottanti missive trasmettendole alla Guardia di Finanza di Lecce. Le Fiamme gialle, a loro volta, hanno inviato alla Procura e i Nas si sono mossi per indagare un altro fronte, sempre collegato alle commissioni invalidità, ma in questo caso per fare luce sulla ragione che vede inseriti nelle commissioni – a titolo oneroso – medici ormai pensionati e per accertare i motivi del mancato rinnovo delle commissioni invalidità il cui mandato è ormai scaduto. Il caso delle segnalazioni anonime, ma circostanziate, è stato segnalato anche all’Inps che sul riconoscimento dell’invalidità ha l’ultima parola.
Per i medici pensionati, ma ancora presenti in commissione, la direzione strategica (Silvana Melli direttore generale; Antonio Sanguedolce direttore sanitario; Antonio Pastore direttore amministrativo) hanno deliberato, a dicembre dello scorso anno, che fossero attivate le procedure per il rinnovo delle commissioni invalidi atteso che «molti componenti individuati con delibera numero 1838 del 9 aprile 2014 sono collocati in quiescenza si invita a predisporre nuova istruttoria per il rinnovo delle commissioni mediche per l’accertamento della cecità, e del sordomutismo, nonché per l’accertamento delle invalidità civili».
Prima della citata delibera, a novembre del 2012 per l’esattezza, l’allora direttore generale, Valdo Mellone, diede impulso all’iter con un avviso pubblico in cui venivano fissati i criteri per la nomina dei componenti. Allo stato attuale i medici ormai in pensione non sono stati sostituiti, mentre tutti gli incarichi sono ormai scaduti il 30 novembre scorso. La delibera di nomina, infatti, dava un incarico triennale a partire dal primo dicembre 2014. I bene informati sostengono che il direttore generale ha messo a ferro e fuoco la direzione strategica per arrivare alla firma della delibera di rinnovo che sarebbe stata predisposta dal Dipartimento di Prevenzione competente sulla questione, ma l’atto deliberativo è fermo perché – a quanto pare – al dg sarebbe stata opposta una questione di opportunità. Quale? Il cambio al vertice. Insomma una direttore con i pieni poteri solo sulla carta non dovrebbe firmare atti alla vigilia – o quasi – della sua partenza. Argomento mal digerito da Melli che di questo rinnovo ne fa una questione di principio e di rispetto della legalità.
Partita complicata, insomma, anche dal fronte delle indagini che, forse, hanno messo pepe al rinnovo delle commissioni che vedono impegnati 63 medici, 20 medici supplenti e 11 assistenti sociali spalmati nelle 15 commissioni Asl. Nello specifico, 13 sono le commissioni invalidi: a San Cesario, Martano, Copertino, Campi Salentina, Casarano, Galatina, Gallipoli, Lecce, Maglie, Nardò, Poggiardo, Tricase, Ugento. A queste si aggiungono le due di riferimento provinciale, entrambe con sede a Lecce, una per i Ciechi Civili e un’altra per i Sordomuti.
Nel 2017 l’Inps ha erogato 44.496 pensioni di invalidità di importo medio pari a 280,70 euro e 68.491 indennità con importo medio di 501,38 euro. Il maggior numero di pensioni va agli invalidi civili totali, seguono gli invalidi parziali, poi i ciechi e infine i sordi.
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