Asl, proroga per 600: «Precari, mai a casa». Poi altri 100 assunti

Asl, proroga per 600: «Precari, mai a casa». Poi altri 100 assunti
di Maddalena MONGIO'
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Sabato 17 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:21
Assunzioni in arrivo nella Asl di Lecce per 100 operatori socio-sanitari e per i precari del settore si allontana l’incubo del rischio mancato rinnovo del contratto. Nella stanza dei bottoni della sede di via Miglietta è stata definita la platea degli aventi diritto alla stabilizzazione o alla riserva dei posti nei concorsi, ma al tempo stesso il direttore generale della Asl, Ottavio Narracci, ha deciso di mettere un punto fermo all’interrogativo che lavoratori e sindacati si ponevano in prossimità della scadenza di contratto. 
Un punto interrogativo che ha agitato i sogni dei precari nell’ultimo anno e mezzo a fronte di certezze che non arrivavano e dei dubbi che attraversavano i vertici dell’azienda sanitaria salentina sulla leggittimità di prosecuzione degli incarichi a tempo determinato. 
«Prorogheremo il mantenimento in servizio per i dipendenti che hanno maturato il diritto alla stabilizzazione – rende noto Narracci – fino alla definizione dell’iter su cui la Regione darà i tempi. Gli uffici hanno concluso la ricognizione e ora abbiamo una situazione certa della platea interessata. Siamo pronti a incontrare le organizzazioni sindacali con le proposte da formulare. L’incontro era già fissato, ma ci è stato chiesto di posticiparlo e aspettiamo la disponibilità di una nuova data. Daremo corso anche all’assunzione di 100 operatori socio-sanitari per colmare la carenza di queste figure in tutti gli ospedali».
Gli aventi diritto alla stabilizzazione sono 551 secondo i requisiti previsti dall’articolo venti del decreto legislativo 75/2017 teso al superamento del precariato nella pubblica amministrazione. A questi si aggiungono i 49 precari che hanno maturato il diritto alla riserva dei posti nei concorsi. La parte del leone nelle stabilizzazioni la fanno gli infermieri: 222 sono da stabilizzare ai sensi del primo comma dell’articolo 20 del decreto legislativo 75/2017; 148 per il secondo comma. I primi hanno “vinto” il posto fisso perché erano in servizio nella Asl di Lecce con contratto a tempo determinato nel momento in cui è entrata in vigore la legge 124 del 2015 con cui sono state attribuite al Governo le deleghe in materia di riorganizzazione della pubblica amministrazione.
 
La seconda fetta di precari, invece, riguarda i titolari di contratto a tempo determinato che hanno superato un concorso infermieristico anche in altre Asl. In totale si tratta di 370 infermieri che rimarranno in servizio e saranno assunti in pianta stabile quando la Regione avrà il via libera dai ministeri competenti. Per gli operatori socio-sanitari la buona notizia riguarda 137 precari (90 per il primo comma e 47 per il secondo), la platea è completata da 10 tecnici (3 saranno assunti per il primo comma, 7 per il secondo). Con il primo comma rientrano anche 5 precari in servizio nella Riabilitazione, 6 della vigilanza, 2 dirigenti non sanitari. Per 48 medici precari la riserva dei posti in concorso secondo quanto stabilito dal comma 543 dell’articolo 1 della legge 208 del 2015 e per un amministrativo quanto previsto dal Dpcm del marzo 2015.
L’ultimo braccio di ferro tra Asl e sindacati è di giugno dello scorso anno quando non fu rinnovato il contratto a 40 tra infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari che avevano già raggiunto i 36 m3wi di servizio. I segretari provinciali di Cisl Fp (Fabio Orsini), Fp Cgil (Floriano Polimeno), Uil Fpl (Antonio Tarantino), Fsi (Francesco Perrone) decisero di dichiarare lo stato di agitazione poi rientrato dopo i chiarimenti arrivati dalla Regione.
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