Nuovo direttore per l’Asl: duello tra Rossi e Narracci

Nuovo direttore per l’Asl: duello tra Rossi e Narracci
di Maddalena MONGIO'
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Domenica 17 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:59
Corsa a due per la poltrona dell’Asl di Lecce. Archiviata l’ipotesi di Vito Montanaro che rimarrà saldamente alla guida della Asl Bari, il presidente della Regione Michele Emiliano ha ristretto a due le opzioni per la guida dell’Asl salentina. Da una parte Ottavio Narracci, attuale direttore della Asl Bat ed ex direttore sanitario di Asl Lecce; dall’altra Stefano Rossi, direttore generale della Asl di Taranto e direttore in aspettativa dell’ufficio legale della Asl di Lecce. Quasi un duello, come dicono gli addetti ai lavori.
Sarebbe un ritorno a “casa”, per entrambi, la nomina a dg nell’azienda sanitaria salentina. Narracci è di Fasano, ma il legame con il Salento è forte. Rossi è salentino e ha continuato a vivere qui con la sua famiglia facendo il pendolare per andare a Taranto. In ogni caso, in questo incastro di nomine, rimarrà libera la poltrona dell’Asl della Bat perché per Narracci è previsto l’arrivo a Lecce o lo sbarco a Taranto. Per la Bat si è fatto il nome del dg di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, ma non è escluso che Emiliano voglia pescare dall’albo un nome nuovo. Vitangelo Dattoli, invece, sfiorato anche dal sussurro di una nomina per Lecce andrà agli Ospedali Riuniti di Foggia con la casella del Policlinico di Bari che rimane da occupare.
Certo è che l’attesa per la nomina del nuovo manager è alta, mentre l’uscita di scena di Silvana Melli (è stata trasferita al “De Bellis” di Castellana) deborda nella polemica politica. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la nomina del direttore del distretto di Nardò, Oronzo Borgia, ex vicesindaco di Poggiardo. Da alcuni è ritenuto vicino al consigliere regionale Pd, Sergio Blasi, che, ha preso le distanze dall’ipotesi di un suo “intervento” a favore di Borgia. Al presidente Emiliano non è piaciuta la scelta della Melli di firmare la nomina quando le era stato comunicato che il suo treno era al capolinea. Oltre alla nomina del distretto di Nardò è stato aperto anche l’avviso pubblico per il direttore del distretto di Campi Salentina senza che l’attuale titolare sia ancora andato in pensione. Dopo mesi e mesi di “lascia, non lascia”, l’annuncio della Regione, scarno e gelido, privo dei rituali ringraziamenti che di solito fanno da corollario a questi avvicendamenti, racconta la distanza tra Melli ed Emiliano che l’aveva voluta per colorare di rosa la direzione di Lecce. 
 
Ora gli sguardi sono puntati sulla nuova pagina e l’attesa cresce di ora in ora insieme al pressing su Emiliano per dare forza al nuovo volto della Asl.
Emiliano tace, ma non gli difetta la capacità di decidere e chi lo conosce giura che alla fine si assumerà la responsabilità della scelta, senza tentennare. Davanti a sé due nomi e una certezza: la scelta deve essere quella giusta perché la Asl ha bisogno di pacificazione dopo un doppio cambio nel giro di pochi anni e una serie di malcontenti.
L’Asl Lecce ha vissuto, in alcuni frangenti, un clima da caccia alle streghe con un rimando costante a non meglio precisate incrostazioni, mentre sull’altra faccia della medaglia ci sono le tante cose da fare. Riorganizzazione, questo il mantra predicato, ma sarà il nuovo dg a mettere mano alla questione. Rilevazione del personale (anche per chiarire una volta per tutte se ha fondatezza la vulgata che ci sia una non razionale distribuzione delle risorse umane), messa in atto del Piano di riordino e chiarezza da parte della Regione sul destino degli ospedali di Base: Casarano, Copertino, Galatina. Copertura dei posti vacanti di direttore di reparto, primo tra tutti quello di Chirurgia scoperto da quando l’ex primario Corrado Manca è andato in pensione con un calo drastico delle perfomance del reparto. Due anni in questa situazione sono davvero troppi. La designazione è in programma per la prossima settimana.
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