Condannato nel processo “Sesso&Favori”: medico Asl sospeso dal servizio. L'accusa della Procura: «A capo del comitato d'affari, insieme al pm Arnesano»

Condannato nel processo “Sesso&Favori”: medico Asl sospeso dal servizio. L'accusa della Procura: «A capo del comitato d'affari, insieme al pm Arnesano»
di Maddalena MONGIò
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 07:43

Sospeso dal servizio Carlo Siciliano, medico del lavoro dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Per effetto della misura riceverà solo un’indennità alimentare pari al 50 per cento dello stipendio tabellare, nonché la retribuzione individuale di anzianità e gli assegni familiari, se dovuti. La decisione della direzione generale è la diretta conseguenza della condanna a cinque anni di reclusione sentenziata nel processo di primo grado scaturito dall’inchiesta “Favori & Giustizia” che nel dicembre del 2018 travolse figure di spicco della Asl di Lecce e il pm Emilio Arnesano, magistrato della Procura di Lecce. Il 3 maggio scorso «la direzione generale ha comunicato all’Area Gestione del Personale di aver acquisito la sentenza penale di condanna numero 68/2021, pronunciata dal Tribunale di Potenza nei confronti del dipendente matricola 6690, e letti i reati ascritti, ha disposto, in applicazione dell’articolo 4 della Legge 97/2001, di procedere alla sospensione del predetto dipendente, fatti salvi gli esiti del procedimento disciplinare».

L'istruttoria


La decisione della direzione generale è, dunque, assunta mentre è ancora in corso l’accertamento da parte dell’Ufficio procedimenti disciplinari della Asl di Lecce per la gravità del reato che lo ha portato alla condanna. Ovviamente il professionista potrebbe anche rivolgersi al giudice del lavoro per chiedere di rientrare in servizio. 
Siciliano è stato ritenuto apicale, insieme al pm Emilio Arnesano, nel sistema di scambio di favori tanto che già nell'ordinanza con cui ne fu disposto l’arresto ai domiciliari fu messo nero su bianco che: «È l'amico di Arnesano, colui che con Arnesano ha il rapporto più diretto e che, di volta in volta, si adopera in prima persona affinché il pm eserciti le sue funzioni in modo da favorire l'uno o l'altro dei suoi colleghi coinvolti in procedimenti penali. Siciliano è insieme ad Arnesano l'artefice di questo sistema, costituisce il trait d'union tra il comitato d'affari della sanità leccese e un magistrato infedele».
Una ricostruzione che di solito si legge negli scandali con giro di denaro di almeno sei cifre, ma in questo caso secondo la ricostruzione degli inquirenti ha colto un gruppo di professionisti che si aggiustavano fatti relativi alla loro quotidianità. 
Ora si apre per Siciliano un nuovo fronte che questa volta lo vede colpito nel suo ruolo professionale.

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