Il contatore non funziona ed Enel calcola i consumi presunti: annullata la maxibolletta da 7mila euro.

Il contatore non funziona ed Enel calcola i consumi presunti: annullata la maxibolletta da 7mila euro.
di Valeria BLANCO
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Venerdì 15 Luglio 2022, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 11:52

Una megabolletta del gas da quasi 8mila euro relativa al quinquennio precedente, quando il contatore non funzionava: dopo due anni di battaglie legali, un'utente di Enel Energia di Lecce vince il contenzioso e non dovrà pagare la cifra esorbitante richiesta dal gestore.

I fatti risalgono al 2020

I fatti risalgono al dicembre del 2020 quando a casa di una leccese viene recapitata una fattura per la fornitura di gas naturale per il periodo che va dal novembre del 2015 al settembre del 2020 per un totale di euro 7.238,39. Ripresasi dallo choc, la donna ha voluto vederci chiaro ed ha ricostruito l'accaduto.

Nel novembre del 2019, i tecnici della società erano intervenuti nell'appartamento di zona Ariosto per sostituire il contatore, risultato malfunzionante.

I consumi di gas dell'appartamento, quindi, sono stati effettivamente calcolati solo successivamente a quella data, quando il nuovo e funzionante contatore ha permesso di registrare con precisione i flussi del gas. Nella bolletta da più di 7mila euro, però, Enel aveva esteso a tutto il periodo pregresso (cioè quello che va dal 2015 al 2020) una presunzione di migliaia di metri cubi di gas consumati, arrivando ad emettere nel 2020 la richiesta della cifra esorbitante, pari a quasi 8mila euro.

E anche ammesso che i consumi fossero stati correttamente calcolati, la società non aveva tenuto conto della prescrizione di due anni delle fatture, cioè del fatto che avrebbe potuto richiedere il pagamento delle cifre dovute ma solo fino al bienni precedente, mentre in questo caso la richiesta riguardava un periodo di cinque anni prima.

Il ricorso e la conciliazione

Sono stati gli avvocati Stefano Valentini e Riccardo Monti - dopo diverse diffide indirizzate sia ad Enel Energia, in qualità di società fornitrice del servizio, sia a 2i Rete gas Spa, società di distribuzione - a rivolgersi all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, proponendo una istanza di conciliazione e facendo valere, secondo quanto previsto dal Codice del consumo, la prescrizione della bolletta incriminata. Da qui la richiesta: l'annullamento della bolletta e, con essa, di tutta l'ansia e la preoccupazione causata alla cliente, che quella cifra non l'avrebbe proprio pagata a cuor leggero.

Dopo una corposa istruttoria e anni di battaglie legali, alla fine la stessa Autorità di Regolazione per Energia Reti E Ambiente con un provvedimento di giovedì scorso, alla presenza dei procuratori della consumatrice, di Enel Energia e di 2i Rete Gas Spa ha deciso proprio in favore della cliente ed ha annullato la fattura. 

«Abbiamo fatto leva - spiegano gli avvocati Valentini e monti - su quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020 che proprio all'articolo 1 ha chiarito che per le bollette con scadenza successiva all'1 gennaio 2020 la prescrizione estintiva, che il consumatore potrà far valere, sconterà il termine di due anni anziché di cinque. Inoltre, la parte della norma della Legge di Bilancio 2018 che consentiva di dar rilevanza alla cosiddetta responsabilità dell’utente è stata abrogata».

Soddisfatta (e sollevata) anche la titolare dell'utenza, che non dovrà pagare quella cifra esorbitante. «Questa sentenza storica - commenta - aiuta le persone a combattere e a credere che non sempre le grandi multinazionali hanno la meglio sui piccoli consumatori».

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