Sorpresa, Lecce al 37° posto in Italia per fermento imprenditoriale

Sorpresa, Lecce al 37° posto in Italia per fermento imprenditoriale
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 13 Aprile 2021, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 18:49

Provincia di Lecce al 37° posto in Italia per fermento imprenditoriale. Negli ultimi tre anni il Salento sta dimostrando un particolare dinamismo supportando, meglio di altri territori, la nascita di start up innovative, la crescita delle imprese e l'attrattività di talenti e risorse.
Ve lo sareste mai aspettato? La fotografia emerge dall'indagine elaborata dall'Institute for enterpreurship and competitiveness della Liuc-Università Cattaneo e rielaborata dal Sole 24 Ore. 

Da un lato, sono stati mappati i cluster provinciali (insiemi di imprese) per rilevarne le specializzazioni. E dall'altro, è stato coniato quelo che viene definito indice di fermento mettendo insieme 20 indicatori (dalle imprese ad alta crescita alla creazione di posti di lavoro, passando per start up innovative e innovazione) a loro volta rapportati a ciascuna delle 107 province italiane e raggruppati nelle cinque seguenti dimensioni: sviluppo delle competenze, sviluppo finanziario, tessuto industriale, innovazione e performance imprenditoriali.
Solo la provincia di Bari, in Puglia, è più performante di quella salentina, che si piazza prima anche di realtà assai più industrializzate come quelle genovese e pratese, poco distanti dalle metropoli (Milano e Roma) che primeggiano in classifica. La differenza per il Salento la fanno soprattutto gli indici creazione di nuove imprese e creazione di posti di lavoro che pongono la provincia, rispettivamente, all'11° e al 12° posto in Italia. Meno performanti gli indici innovazione, imprese ad alta crescita e crescita salari.

Merito dell'universo strart up


Che l'universo startup salentino stesse evolvendo si era evinto da alcune proiezioni statistiche confortate dalle analisi di esperti ma anche dalla nascita di spazi di coworking e acceleratori d'impresa. Molo12, aperto alle Officine Cantelmo 2, è quello che negli ultimi anni ha fatto più parlare di sé, tanto che la descrizione di The Qube, ossia l'associazione che l'ha creato, occupa quasi per intero la scheda riservata nello studio alla performance salentina: «Questo risultato - spiega il fondatore Salvatore Modeo - non è che una tappa di un viaggio che parte da lontano. Investire nel mondo dell'innovazione e della cultura d'imprese non è stato facile e, il nostro sforzo, ha necessitato e necessita del coinvolgimento di enti pubblici e privati in processi sinergici tesi al raggiungimento di obiettivi comuni». L'indagine parla di The Qube come «l'attore centrale dell'ecosistema, capace di catalizzare l'attenzione del mondo del venture capital e di coordinare progetti di sviluppo con l'amministrazione locale».
È citato il risultato conseguito nel febbraio 2021.

E, cioè, l'aver fatto convergere investimenti per 1,3 milioni di euro da parte di Cdp Venture Capital (Seed per il Sud) in favore di 4 startup accelerate: Connexa (Insurtech), Memento (giocattoli innovativi), Bionit Labs (bionica e robotica), Cervellotik (edutech).

Trainante anche l'informatica


Lo studio della Liuc cita anche il Distretto produttivo dell'informatica pugliese che «ha recentemente lanciato un esperimento di open innovation» con la partecipazione di One Health Vision, una startup leccese attiva nel settore della sanità digitale. Esperienze e storie che secondo l'indagine possono rappresentare un'utile mappa per «orientare aspiranti imprenditori, imprese e policymaker nel comprendere le chiavi del successo e conoscere le unicità degli ecosistemi imprenditoriali italiani». Come quello salentino, impreziosito anche dalla performance della sua industria specializzata.
Agli analisti della Liuc non è sfuggito l'incremento di occupati nel calzaturiero (+18,48, dal 2018) che, a Casarano, gode del suo distretto (mai istituzionalizzato). Così come non è sfuggita la crescita dell'abbigliamento nel segmento del lusso. «In questo cluster - recita il rapporto - sono attivi gruppi di imprese leader nel disegno e nell'applicazione di ricami, strass, borchie e stampe. Le creazioni salentine di queste imprese sono spesso al centro della cronaca perché scelte ed indossate da personaggi celebri durante grandi eventi internazionali come Janelle Monáe, Lady Gaga, Nicole Kidman, Billie Eilish e Lizzo».
Spazio anche all'agricoltura - terzo cluster - con le «numerose cantine vinicole attive nella produzione del Salice Salentino Doc». Forte accento anche sulla crescita di turismo e ospitalità (35,57%), istruzione e ricerca (24,58%) e marketing, design & editoria (20,89%). La sfida al Covid riparte anche da qui.
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