Divieto di fumo in luoghi all’aperto se ci sono nelle vicinanze minori e donne incinte. Niente sale fumatori in locali chiusi e una stretta su sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato. A 20 anni esatti dalla legge Sirchia che introdusse i primi divieti per le bionde - vietandole nei locali al chiuso - una nuova stretta sul fumo è all’orizzonte.«Intendo proporre l’aggiornamento e l’ampliamento della legge 3/2003 per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina». Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera.
I numeri
Alla base della volontà di stringere ulteriormente le maglie ci sono i numeri innanzitutto.
Le percentuali regionali e nazionali
Numeri che ricalcano le percentuali regionali e nazionali, come si diceva, e contro i quali ora il governo sembra intenzionato a fare la guerra. «L’obiettivo - ha spiegato Schillaci - è quello di raggiungere gli obiettivi del Piano Europeo contro il Cancro 2021 che vorrebbero una generazione libera dal tabacco entro il 2040». E le nuove misure adottate dal governo dovranno tenere conto, «della crescente diffusione di nuovi prodotti, come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco senza combustione, e delle sempre più numerose evidenze sui possibili effetti dannosi per la salute». Come ricorda l’Istituto superiore di sanità, infatti, il fumo non è responsabile del solo tumore del polmone, ma è anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie e cardiovascolari. Ecco perché entro qualche mese potrebbe essere esteso il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza. «Ma anche eliminata la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi». ha detto il ministro. Infine, un auspicio: «Che i molteplici interessi correlati ai prodotti del tabacco, che coinvolgono i dicasteri economici, non prevalgano sulla tutela della salute».