Divieto di fumo in arrivo anche per 125mila salentini. Ecco dove

Divieto di fumo in arrivo anche per 125mila salentini. Ecco dove
di Paola COLACI
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 05:00

Divieto di fumo in luoghi all’aperto se ci sono nelle vicinanze minori e donne incinte. Niente sale fumatori in locali chiusi e una stretta su sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato. A 20 anni esatti dalla legge Sirchia che introdusse i primi divieti per le bionde - vietandole nei locali al chiuso - una nuova stretta sul fumo è all’orizzonte.«Intendo proporre l’aggiornamento e l’ampliamento della legge 3/2003 per estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina». Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, in audizione in Commissione Affari sociali della Camera.

I numeri

Alla base della volontà di stringere ulteriormente le maglie ci sono i numeri innanzitutto.

Quelli diffusi dall’Istituto superiore della Sanità che certificano una preoccupante diffusione di stili di vita non salutari. Compreso il vizio della sigaretta. Gli ultimi dati riportano infatti un aumento dei fumatori in Italia: dopo anni di calo si è tornati circa ai livelli del 2006 (24,2 per cento, oltre 12 milioni di persone). In Italia il numero dei fumatori è aumentato e si riduce il numero di quelli che smettono o provano a farlo. Fuma un italiano su quattro (24,2 per cento della popolazione totale) e bisogna tornare indietro al 2006 per trovare una percentuale analoga. Numeri confermati anche in Puglia e nel Salento. In provincia di Lecce, nel dettaglio, a fronte di oltre 795mila residenti il 15% (oltre 125mila salentini) è vittima del vizio del fumo. Uomini soprattutto di età compresa tra i 18 e i 49 anni che accendono in media 10 sigarette al giorno. Un platea alla quale si aggiunge un piccolo esercito di saltuari della “bionda”: sono circa 31mila, infatti, i fumatori occasionali. Ma gli esperti ormai sono concordi su un dato: negli ultimi anni in provincia di Lecce si è registrata un’impennata di donne fumatrici. Stessa percentuale rispetto ai residenti (il 16% del totale) e un’età compresa tra i 18 e i 49 anni.

Le percentuali regionali e nazionali

Numeri che ricalcano le percentuali regionali e nazionali, come si diceva, e contro i quali ora il governo sembra intenzionato a fare la guerra. «L’obiettivo - ha spiegato Schillaci - è quello di raggiungere gli obiettivi del Piano Europeo contro il Cancro 2021 che vorrebbero una generazione libera dal tabacco entro il 2040». E le nuove misure adottate dal governo dovranno tenere conto, «della crescente diffusione di nuovi prodotti, come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco senza combustione, e delle sempre più numerose evidenze sui possibili effetti dannosi per la salute». Come ricorda l’Istituto superiore di sanità, infatti, il fumo non è responsabile del solo tumore del polmone, ma è anche il principale fattore di rischio per le malattie respiratorie e cardiovascolari. Ecco perché entro qualche mese potrebbe essere esteso il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza. «Ma anche eliminata la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi». ha detto il ministro. Infine, un auspicio: «Che i molteplici interessi correlati ai prodotti del tabacco, che coinvolgono i dicasteri economici, non prevalgano sulla tutela della salute».

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