Le Europee del M5s: dal giudice al dj in corsa 222 pugliesi

Un'urna
Un'urna
di Francesco G. GIOFFREDI
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Venerdì 29 Marzo 2019, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 07:55
È solo il primo step di una maratona non breve, né agevole. Anche perché i numeri mettono davvero paura: ai nastri di partenza, in tutto il Paese, ci sono 2.600 candidati, tra questi i pugliesi sono 222. L'iter online, rigorosamente su piattaforma Rousseau, dovrà alla fine selezionare appena 73 nomi: tanti saranno i candidati eurodeputati ufficiali (cioè eleggibili il prossimo 26 maggio) del Movimento cinque stelle, come di qualsiasi altro partito. Le urne virtuali dei pentastellati apriranno oggi alle 10, si vota fino alle 22: possono esprimere la preferenza soltanto gli attivisti iscritti su Rousseau. I più votati tra i 222 pugliesi accederanno alla seconda fase, insieme con i colleghi di Molise, Abruzzo, Campania, Calabria e Basilicata (le regioni della circoscrizione Italia meridionale); dopodiché ci sarà una seconda votazione, stavolta estesa a tutti gli iscritti della circoscrizione. Insomma: se oggi i pugliesi potranno votare soltanto i pugliesi, al secondo step niente più confini. I capilista - ruolo solo onorifico, perché alle Europee è centrale il voto di preferenza - saranno invece scelti da Luigi Di Maio.
Chi c'è tra i 222 pugliesi? Menzione d'obbligo per l'eurodeputata uscente, la tarantina Rosa D'Amato. All'esordio elettorale, ma non certo digiuno di istituzioni e prima linea pentastellata, è invece Alberto De Giglio: ingegnere, giornalista, ha curato in questi anni la comunicazione del gruppo consiliare regionale M5s. Da percorsi istituzionali arrivano anche i consiglieri baresi Sabino Mangano e Davide De Lucia. Ma non mancano le curiosità: da Taranto ecco Francesco Paolo Romeo, giudice onorario al Tribunale dei minori, salentino è invece Alessandro Toffi, dj, speaker radiofonico e imprenditore, volto noto delle notti pugliesi sin dai primi anni 90; tra i brindisini corre invece un fratello d'arte, l'ostunese Francesco Palmisano (sua sorella Valentina è stata eletta deputata un anno fa, entrambi corsero alle parlamentarie online prima delle Politiche 2018).
La voce ufficiale del movimento (il blog delle stelle) invita alla mobilitazione: «Nei prossimi 5 anni dovremo affrontare un ripensamento dell'Europa, affinché sia capace di rispondere alle esigenze dei suoi cittadini in materia di crescita economica sostenibile, di occupazione, di evoluzione dei modelli di lavoro, di ripristino ed estensione dei diritti sociali, di attenzione all'ambiente e ai cambiamenti climatici, di gestione dell'impatto delle tecnologie emergenti, di difesa dei diritti vecchi e nuovi». Poi, il dettaglio tecnico: «Potranno votare gli iscritti da almeno 6 mesi con documento certificato. Ciascun iscritto potrà esprimere fino a 5 preferenze con un'unica operazione di voto. Il primo turno si svolgerà su base regionale e al termine i risultati verranno depositati presso due notai. In questa fase su base regionale non verrà reso pubblico il numero di preferenze ottenute dai candidati che accederanno al secondo turno per non influenzare la successiva votazione su base circoscrizionale. Tutti i voti diverranno pubblici al termine dell'intero processo di selezione».
Le primarie web saranno un primo test per misurare lo stato di salute del M5s. In particolare al Sud, dove un anno fa i pentastellati fecero razzia di voti e dove oggi rischiano di pagare il prezzo salato delle ambiziose promesse tradite o soltanto procrastinate. Provando a cimentarsi in un complesso gioco da equilibristi: non perdere la verve incendiaria, soprattutto sui temi dell'Europa, e allo stesso tempo dare seguito al nuovo corso comunicativo che s'intravede a livello nazionale (attenzione ai conti e responsabilità).
 
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