Le bici libere piacciono tanto (soprattutto a vandali e furbi)

Le bici libere piacciono tanto (soprattutto a vandali e furbi)
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Sabato 18 Agosto 2018, 12:42
Bici a noleggio danneggiate con ruote rubate, lucchetti rotti e parti meccaniche divelte.
Brutta fine per le oBike salentine. Negli ultimi mesi alcune biciclette condivise messe a disposizione dal servizio di bike sharing a flusso libero sono state prese di mira dai vandali: «Abbiamo individuato una bici che risulta inutilizzabile. Purtroppo l'inciviltà danneggia tutti i cittadini». La denuncia arriva dall'associazione Fiab Lecce Cicloamici che tramite un post su Facebook ha documentato il cannibalismo dei mezzi a due ruote: «La bici si trova nei pressi di piazza Oronzo Pranzo Zaccaria a Castromediano - racconta Dario Russo di Fiab Lecce -. Bici completamente inutilizzabile a causa dei numerosi danni registrati. Abbiamo voluto segnalare pubblicamente sia per avvisare le associazioni che si occupano delle riparazioni ma soprattutto per testimoniare il livello di inciviltà raggiunto da alcune persone. Perché non è la prima volta».
In questi mesi, infatti, non sono stati pochi i casi di vandalismo: sellini rubati, cestini impraticabili e lucchetti manomessi in modo da poter utilizzare la bici senza costi. Partito a fine giugno, il bike sharing cittadino - che il Comune ha affidato alla società oBike attiva in numerose città italiane - permette di noleggiare liberamente le biciclette pubbliche che possono essere prese e lasciate senza obbligo di una postazione fissa. Il servizio - utilizzato durante questi mesi estivi non solo da numerosi turisti in visita in città ma anche da tanti leccesi e salentini, soprattutto in occasioni di concerti ed eventi pubblici - è in fase di sperimentazione: a settembre l'azienda deciderà se continuare a offrire le bici anche nel capoluogo salentino. A oggi, infatti, il servizio è presente a Roma, Torino, Ravenna, Rimini e Riccione dove non mancano i danni alle due ruote. Fin da subito la società ha messo in conto questi atti di teppismo ma «non possiamo esimerci dall'offrire un servizio perché ci sono gli incivili - aveva dichiarato Andrea Crociani, General Manager di oBike Italia -. Per noi è indispensabile collaborare con chi conosce la città e sa com'è meglio gestire il servizio». Il compito di garantire il recupero dei mezzi - tutti geolocalizzabili - e la manutenzione è stato affidato a Ciclofficina popolare Knos.
«Speriamo si tratti solo di bravate di ragazzi - sottolinea Russo -. Non voglio pensare che un adulto possa ridurre una bici in questo modo. Il servizio è utilizzato da numerosi cittadini, soprattutto giovani. Purtroppo però queste bravate danneggiano l'intera comunità». L'utente ha la possibilità di individuare la bici più vicina attraverso lo smartphone, sbloccare il lucchetto e terminare il noleggio in qualsiasi luogo: i mezzi possono essere parcheggiati in vari punti della città, facendo attenzione a non intralciare i pedoni e il traffico veicolare. Le biciclette sfruttano la tecnologia Gps per la loro geolocalizzazione ma questo non ha impedito ai vandali di agire indisturbati. «Sicuramente facciamo un appello alla comunità affinché sia custode degli spazi pubblici e quindi anche dei mezzi - aggiunge Russo -. Il servizio è ottimo per incentivare l'utilizzo della bicicletta ma da solo non basta. Servono più azioni, dalle rastrelliere all'attivazione di più zone 30, per facilitare gli spostamenti sulle due ruote. Le persone continuano a percepire insicurezza per questo sono restie dal scegliere la bici come alternativa all'automobile. Bisogna lavorare di più».
S.D.C.
 
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