Il 2020 si apre con 7.000 nuove assunzioni, ma un posto su tre resta vuoto

Il 2020 si apre con 7.000 nuove assunzioni, ma un posto su tre resta vuoto
di Pierpaolo SPADA
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Giovedì 2 Gennaio 2020, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 09:46
Più di 7mila assunzioni sono in arrivo nel Salento nei primi due mesi del nuovo anno, un quinto circadi quelle previste in tutta la Puglia (34.750). Si comincia così. E le assunzioni riguarderanno soprattutto Tac, commercio, turismo, servizi alle persone, servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone e costruzioni. Aumenta, però, la difficoltà di reperimento del personale richiesto.

Secondo le stime offerte dalle imprese ed elaborate dal sistema Excelsior Unioncamere nel suo ultimo bollettino del 2019, serviranno, dunque, soprattutto addetti e operai. Ma le figure professionali più introvabili, in questa fase, sono ancora una volta gli operatori della cura estetica, i conduttori di mezzi di trasporto e, come anche un anno fa, i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione. Molte conferme e qualchenovità.Dicembre ha lasciato il segno ma in termini negativi.



Rispetto allo stesso periodo del 2018, la quantità di nuove entrate nel 2019 ha subito, infatti, una leggera flessione (-80) diversamente da quanto rilevabile, in previsione, con riferimento al bimestre gennaio-febbraio, dove invece l’indice dovrebbe tornare a lievitare (+770). A far la differenza nei prossimi due mesi saranno commercio e turismo: è qui che l’incremento di assunzioni è più consistente, in linea con la tendenza registrata anche nel precedente trimestre. Stabilità? Se il trend di dicembre sarà confermato, anche a gennaio e febbraio i contratti a tempo indeterminato o di apprendistato (tipologia contrattuale, quest’ultima, in sensibile aumento) interesseranno il 36% delle nuove assunzioni (un anno fa lo stesso indice non superava il 28%).

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Questo vuol dire che l’applicazione di contratti a tempo scenderà al 47 per cento. La forma contrattuale meno applicata resta la collaborazione (co.co.co). Più assunzioni, dunque, e più stabilità. Ma il mercato offre le professionalità richieste dalle aziende? Secondo il sistema informativo di Unioncamere, ciò avviene sempremeno. Se, infatti, un anno fa il 19,1% delle imprese dichiarava di patire difficoltà di reperimento del personale, quest’anno lo stesso indice schizza al 31%. Problematica non nuova. Anche nel Salento il sistema imprenditoriale ne lamenta il peso con intensità da almeno due anni. Un fronte aperto che scatena conseguenze a catena soprattutto laddove il bisogno di personale qualificato è vitale per tener testa a corposi flussi di commesse. Settori in crescita che stanno conoscendo unnuovo vigorecon un impulso che risale all’ultimo anno.

Molti settori produttivi, dall’automotive alla moda, stanno, infatti, vivendo in questa fase una vera e propria rifioritura, affermandosi come bacini di riferimento dei brand internazionali che, proprio qui nel Salento, stanno allestendo le proprie oasi produttive. È la novità degli ultimi mesi che testimonia un dinamismo finora ristretto a pochissimi comparti: il segnale che, dunque, la crescita - sia pure ancora a macchia di leopardo - non riguarda più solo pochhi e storici rami di impresa.Anzi. Ma torniamo ai numeri del bollettino Excelsior che fotografa questo inizio d’anno. Si eleva, dunque, lo standard di specializzazione delle produzioni e il grado di qualificazione del personale alle dipendenze delle realtà locali, necessariamente impegnate, in più aree del territorio, in operazioni di ampliamento materiale (superfici) e aggiornamento tecnologico.

Formazione: è il tema chiave in base al quale, da qualche mese, le imprese stanno cercando di attivareunanuova interlocuzionecon il mondo dell’istruzione, dalla scuola all’università. La sfida più importante per il Salento. Nel caso degli operatori della cura estetica tale difficoltà è quasi pari al 100% a fronte di 60 figure richieste. Scarsa preparazione? No. Nel 92% dei casi, le imprese lamentano carenza di candidati, analogamente a quanto avviene per i conduttoridimezzidi trasporto, difficili da reperire in 60 casi su 100. In questa fase, gli operatori della cura estetica rappresentano le figure professionali più difficilmente reperibili anche nel resto della Puglia: 60 delle complessive 150 assunzioni previste ricadonoproprionel Salento.

Per quanto riguarda, invece, i tecnici in campo informatico e ingegneristico (come gli operatori della cura estetica, tra i meno reperibili in tutta la regione), la difficoltà di reperimento interessa una figura su 2 (50%) ed è relativa più all’inadeguatezza della preparazione che alla carenza di candidati. Pur in presenza di una domanda assai più ridotta (nell’ordine di poche decine di unità), percentuali molte elevate di difficoltà di reperimento si registrano anche per operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (50%), tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione (47%), cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (45%) e operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare. Rispetto a un anno fa, cala lievemente la quota di assunzioni riservate ai giovani (fino a 29 anni): si passa dal 32 al 29 per cento. Quanto agli operatori della cura estetica, tuttavia, le aziende ricercano quasi esclusivamente personale under 30 (98%), come anche nel caso di operai metalmeccanici ed elettrotecnici. La quota di laureati richiesti resta, invece, invariata (12%). Il diploma di scuola media superiore è il requisito minimo richiesto nel 37% delle nuove assunzioni.
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