Dislessia battuta. «Così mi sono laureato in Matematica»

Dislessia battuta. «Così mi sono laureato in Matematica»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Ottobre 2018, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 19:21
Legge più lentamente, presenta disortografia e lentezza esecutiva nella scrittura, ha difficoltà di calcolo. Ma ce l’ha fatta e da dislessico ha realizzato il suo sogno di laurearsi in Matematica. Si chiama Matteo Notarnicola, ha 25 anni, è originario di Veglie. Questa mattina la cerimonia: di lui, in questi giorni, sta parlando tutta Italia. 

“La dislessia non è una porta murata, ma una porta chiusa a doppia mandata. Per aprirla bisogna trovare la chiave giusta”: ricorda questa definizione di Filippo Barbera la Delegata del Rettore alla Disabilità, la professoressa Eliana Francot, che ha seguito Matteo assieme all’Ufficio Integrazione dell’Ateneo fino a trovare “la chiave giusta per aprire la porta che gli consentirà di realizzare il suo sogno”.

A raccontare il sogno che si è realizzato è lo stesso Matteo: "Nell’ottobre del 2014 mi immatricolo per la prima volta al corso di laurea in Matematica, sono pieno di entusiasmo e di grandi aspettative, del resto non ho mai avuto problemi particolari nella scuola secondaria e quindi sono sicuro che tutto andrà bene. Alla fine del secondo semestre purtroppo i miei sogni si infrangono, ogni prova parziale scritta sostenuta è andata male e quindi non sono mai arrivato a sedermi di fronte a un docente per essere interrogato. Non so darmi una spiegazione per tutto questo, ma mi tornano alla mente le parole della mia professoressa di Geometria, Eliana Francot, in aula aveva parlato dei disturbi specifici di apprendimento, di cosa sono, di come si manifestano e del fatto che dal 2010 esiste una legge, ancora poco conosciuta, che tutela i diritti degli studenti che presentano questi disturbi. Ho scoperto così che a UniSalento c’è anche un Ufficio Integrazione che si occupa di affiancare anche gli studenti dislessici. Per capire se tutte le mie difficoltà fossero conseguenza di un disturbo dell’apprendimento, decido allora di rivolgermi al “Servizio di Consulenza – Sportello BES/DSA” attivo presso il Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo e mi sottopongo all’iter diagnostico previsto per legge. Nel luglio 2015 il responso: disturbi misti delle capacità scolastiche».
Secondo la diagnosi, Matteo possiede elevate abilità di ragionamento, ma “la decodifica degli stimoli verbali scritti non è automatizzata e la loro elaborazione risulta particolarmente laboriosa e lenta”: in pratica Matteo legge molto più lentamente dei suoi coetanei. Riguardo la capacità di scrittura, viene evidenziato che “in condizioni di compiti simultanei, come il prendere appunti o comporre un testo scritto, compare disortografia e lentezza esecutiva”. Ma questo non è bastato a fermarlo, anzi.

"Piano piano, giorno dopo giorno, i risultati sono arrivati e Matteo ha potuto finalmente vedere al di là di quella porta che inizialmente gli era sembrata murata - commenta la professoressa Francot - e grazie alla sua abilità di ragionamento e alla sua grande forza di volontà, ha messo a punto un metodo di studio personale che ben presto si è rivelato vincente".
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA