“Labirinto”, società, case e conti bancari dei clan: sequestri per 800mila euro

I carabinieri in azione
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Giovedì 28 Marzo 2019, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 13:06

Sequestro preventivo di beni per un valore complessivo stimato in 800mila euro: lo ha deciso il tribunale di Lecce sulla scorta delle risultanze investigative dell'operazione “Labirinto”, che ieri - nel processo - ha spinto la Procura a chiedere oltre due secoli di carcere per diversi imputati (approfondimenti nell'articolo allegato). 
I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Lecce stanno dunque apponendo i sigilli a beni e denari riferibili a Vincenzo Rizzo, ritenuto a capo di uno dei sodalizi criminali sgominati dai carabinieri (l'altro sarebbe riferibile a Saulle Politi, i cui beni sono invece stati messi sotto sequestro l'anno scorso, ndr).
Sigilli dunque alla società Trade Service s.r.l.s. con relativo compendio aziendale; all’attività di bar e somministrazione di alimenti e bevande, a San Cesario di Lecce, denominata “Miss Coffee”; a due unità immobiliari urbane destinate a residenza,sempre a San Cesario di Lecce, con terreni di pertinenza dell’estensione di circa 1700 metri quadrati; a due auto e una moto; a 17 rapporti bancari, tra conti correnti, conti deposito a risparmio e carte di credito.
Ancora. Sigilli alla “Funny slot s.r.l.” con sede a Trepuzzi, Carmiano e Monteroni attiva nel settore delle scommesse on line, giochi e sale slot, con il relativo complesso aziendale, comprensivo di immobili, autovetture e rapporti bancar; al bar denominato “Caffè alla Romana” e all’impresa di commercio all’ingrosso di caffè “POLITI CAFFE’” di Monteroni; alla “Carni e più s.r.l.s.” di Lizzanello (LE) e con un punto vendita presso un supermercato a San Pietro Vernotico (BR); alla “ITTICA GALLIPOLI s.r.l.s.”, alla “Mr. POLDO soc. coop.” con sede a Gallipoli.

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