La Regione mette all'asta le quote delle terme

La Regione mette all'asta le quote delle terme
di Donato NUZZACI
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Venerdì 25 Maggio 2018, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 12:19
Detto fatto: la Regione Puglia mette all’asta la totalità della quota posseduta nella società “Terme di Santa Cesarea Spa” (cioè il 50,4876 per cento) che consente di avere la maggioranza all’interno dell’ente cesarino e la gestione di un comparto termale unico nel Salento. 

L’avviso, redatto a firma del responsabile del procedimento Nicola Lopane, è stato reso pubblico il 18 maggio scorso e rispecchia la decisione della giunta guidata dal presidente Michele Emiliano, che alla fine dello scorso anno aveva deliberato la dismissione della partecipazione nella società “Terme Spa”, così come previsto in un piano di razionalizzazione in linea con la legge nazionale del dicembre del 2014. Il provvedimento regionale era stato adottato anche in ottemperanza alla sentenza del Tar che la scorsa estate aveva accolto il ricorso presentato da alcune società, contro la delibera con la quale l’amministrazione regionale, il 19 ottobre del 2015, ha sconfessato le scelte della precedente giunta Vendola. 

Quest’ultima infatti intendeva disfarsi delle proprie quote societarie nella Terme spa, seguendo la legge di Stabilità del 2014, attraverso un avviso pubblico. I giudici - a giugno del 2017 - hanno posto la parola fine al percorso intrapreso circa due anni fa dalla Regione che prevedeva la separazione tra proprietà e gestione delle Terme e la revoca del bando di vendita, sostenendo che l’ente regionale «non ha mai dimostrato che la partecipazione azionaria nelle “Terme” fosse strumentale ai propri scopi istituzionali o al servizio di un interesse generale», anzi l’interesse sarebbe «di carattere commerciale».

Oggi, il prezzo di base dell’asta, determinato dalla deliberazione di giunta Emiliano nel novembre scorso, è fissato a poco più di 17 milioni di euro e i soggetti interessati hanno tempo fino alle ore 12 del 45esimo giorno successivo alla pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale per presentare le offerte.
La gara, si legge nell’avviso, sarà aggiudicata con il metodo dell’asta, attraverso offerte segrete in aumento da confrontarsi con il prezzo base indicato nel bando: chi offrirà il prezzo più elevato dunque si aggiudicherà l’intero pacchetto di quote della Regione, composto da 96.497 azioni ordinarie del valore nominale complessivo di quasi 4 milioni di euro e un capitale sociale di quasi otto milioni di euro. Che comprende, in sintesi, tutta l’attività esercitata dalle Terme spa a Santa Cesarea nella sede legale di via Roma n. 40, incluso lo sfruttamento di tutte le acque termali e minerali esistenti nel compendio termale, l’attività di stabilimento balneare con piscina sulfurea stagionale dal 1 giugno al 30 settembre nella sede situata nei pressi del Piazzale delle Terme; un altro stabilimento balneare su Viale delle Terme con bar per somministrazione di alimenti e bevande con intrattenimento e svago. E ancora: un albergo, ristorante e bar in via Roma al civico 237 e un altro bar sul Piazzale delle Terme. All’asta possono partecipare gli enti pubblici, gli enti privati con personalità giuridica, le società, le imprese individuali o le persone fisiche e non è ammessa la forma di consorzio, invece è consentita la partecipazione di associazioni temporanee di impresa. 
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