Disagi e collegamenti a singhiozzo. «La rete? Controllate prima in casa»

Disagi e collegamenti a singhiozzo. «La rete? Controllate prima in casa»
di Stefano MARTELLA
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Martedì 11 Gennaio 2022, 11:11

La pandemia ha imposto sempre più riunioni online, smart working e didattica a distanza. Mai come oggi abbiamo bisogno di una rete veloce, anche se non sempre è alla portata di tutti. I disagi non mancano e ci sono ancora dislivelli (troppi) fra centro e periferia e una connessione rapida non è sempre alla portata di tutti.
Fabrizio Benvenuto, presidente di Iamcp Italia e della sezione Ict di Confindustria Lecce, oltre che fondatore della società Commedia, spiega che il problema può essere «sulla linea» o, per così dire, potremmo avercelo in casa. «Internet - afferma - è una grande rete formata da diversi dispostivi elettronici e da periferiche che attivano segmenti di rete ulteriori per permettere la connessione diffusa. Di conseguenza, essendo un sistema formato da un insieme di componenti, può capitare che ci siano dei punti in cui sorgano dei restringimenti, soprattutto laddove ci sono ancora delle tecnologie vecchie».


Per rendere ancora meglio l'idea si potrebbe pensare, ad esempio, a un tubo in cui passa una certa quantità di acqua, per farne passare una maggiore quantità o si aumenta la velocità di passaggio del liquido o si allarga il tubo. È il concetto alla base della banda ultra larga. «È ovvio che i nostri devices, cioè i nostri dispositivi elettronici, sono sempre più connessi continua Benvenuto - abbiamo smart tv, My Sky, chiavette di vario tipo per connettere cellulari o i televisori a Internet, a Netflix, ad Amazon Prime o altro ancora. In casa abbiamo accesi due o tre pc contemporaneamente. Inoltre, si va sempre più nella direzione di connettere anche forni o lavatrici. Ormai non abbiamo più connesso un solo dispositivo, ma una moltitudine. Questo vuol dire che la nostra rete domestica è sempre più sollecitata e c'è la possibilità che si crei un vero e proprio ingorgo. Affinché questo non avvenga è necessario fare un contratto con un provider, un'azienda, che dia efficienza in questo tipo di servizi».
Si è discusso tanto di Open Fiber che ha portato la fibra ottica nelle case dei leccesi. Eppure, disagi e lamentele non mancano. In realtà, è necessario prestare attenzione ad una serie di fattori per comprendere l'eventuale lentezza di una connessione. Uno su tutti: l'esistenza o meno delle autostrade digitali, ovvero di una rete di telecomunicazione a scorrimento molto veloce. Una vera e propria infrastruttura, la cui mancanza può acuire i disagi soprattutto in luoghi periferici, come ad esempio le marine.
Benvenuto entra nel merito della questione: «Quando c'è un problema sull'autostrada digitale è un disservizio che coinvolge tutti, quando invece il disagio riguarda una sola rete allora vuol dire che il problema va risolto in casa, va controllata l'efficacia dei propri dispositivi. Dei modem o degli altri apparecchi casalinghi».
Come bisognerebbe intervenire, dunque, per controllare l'efficienza della propria rete domestica? Gli strumenti, a detta dell'imprenditore, sono alla portata di tutti. «Bisogna fare dei controlli sulla velocità della propria rete. Questo aiuterebbe a capire se il problema è nella tecnologia wireless dei propri dispositivi o sul router conclude Benvenuto - se ad esempio il nostro pc ha una scheda wireless vecchia dialogherà lentamente con il router, anche se la linea è molto performante. Quindi occorre fare un controllo, anche con dei siti gratuiti che si trovano su Google, che ci permettono intanto di analizzare le nostre prestazioni. Allo stesso tempo è fondamentale proteggere i nostri devices, che siano cellulari o pc, con dei buoni antivirus sempre aggiornati».
F.Ben.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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