La febbre del gioco vale 869 milioni: le slot battono Bingo e lotterie

La febbre del gioco vale 869 milioni: le slot battono Bingo e lotterie
di Maurizio TARANTINO
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Giovedì 19 Settembre 2019, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 11:53
Non si ferma la febbre del gioco per i salentini. Nel corso del 2018 sono stati 869 milioni gli euro nelle diverse tipologie di scommesse: dalle slot automatiche ai gratta e vinci, dal Lotto al WinforLife.
Una vera e propria mania, confermata anche a fronte dei dati del 2017. Fonte di introiti altissimi per lo Stato che anche nel Salento ha la sua fonte di guadagno facile. Dati molto alti nonostante i tempi di crisi.
Un problema che sconfina spesso nella ludopatia secondo gli esperti e che è poco contrastato se è vero che la legge regionale sul distanziometro è stata più volte rivista al ribasso: immaginata per creare un argine alle scommesse fisiche, quelle effettuate all'interno delle ricevitorie o delle sale scommesse, e crollata, di fatto, sotto i colpi delle giocate on line sempre più facili da fare direttamente dallo smartphone.

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I dati del Ministero delle Agenzie e delle Dogane appena pubblicati mostrano un quadro del gioco nel Salento che corrisponde alle aree dove c'è maggiore benessere e densità di popolazione. Lecce è in testa alla classifica con un totale di 210 milioni di euro di giocate: 40 milioni per le slot più vecchie, le cosiddette Awp, poi 16 milioni per il Bingo, 25 milioni per le lotterie istantanee, oltre 19 milioni per il Lotto e circa 14 milioni per le scommesse sportive a quota fissa. Sono stati 5 i milioni incassati invece dalle scommesse virtuali e circa 3 milioni per il SuperEnalotto. L'ultimo ritrovato delle slot, le Videolottery (Vlt), hanno permesso nel capoluogo di incamerare più di 84 milioni di euro lo scorso anno.
Posizionato al secondo posto, anche se a debita distanza, c'è Nardò che si avvicina a quota 58 milioni. Importante nella seconda cittadina del Salento per numero di abitanti, la spesa per le slot: Vlt e Awp insieme costano ai neretini quasi 32 milioni di euro, a cui si aggiungono 10 milioni delle lotterie istantanee e 6 milioni del Lotto.

Medaglia di bronzo per Casarano che pur avendo solo 19mila abitanti, raggiunge una spesa tra le più alte del territorio con quasi 38 milioni di euro. La parte del leone la fanno le Vlt per le quali i residenti spendono circa 22 milioni di euro, il triplo delle Awp che si fermano a 7 milioni. Circa 2 milioni e mezzo sono investiti nelle lotterie istantanee e 2 milioni invece per le scommesse sportive a quota fissa.
Ben piazzata anche Gallipoli che fa registrare una spesa di 29 milioni di euro con la sorpresa della netta prevalenza delle Awp (7 milioni e 700mila euro) rispetto alle nuove slot Vlt (1 milione e 700mila euro). Incassi importanti arrivano anche dalle lotterie istantanee (5 milioni) e dal Lotto (9 milioni).

Al quinto posto in questa particolare classifica, Maglie, cittadina con un numero di abitanti poco al di sopra dei 13mila ma che fa registrare una forte propensione per il gioco legale con poco più di 27 milioni di euro sborsati dai magliesi. Esatta la divisione tra Awp e Vlt con 7 milioni ognuna, seguono le lotterie istantanee e il Lotto con 4 milioni ciascuno, due delle fonti di incassi privilegiate.
Galatina, pur avendo circa 26mila abitanti, al terzo posto dopo Lecce e Nardò, ha invece una spesa più contenuta con 25 milioni di euro. Sono 11 milioni gli euro incassati dalle slot Awp, quasi 5 quelli derivanti dalle Vlt. Molto proficue le lotterie istantanee con 3 milioni e 700mila euro e del Lotto con oltre 2 milioni e 600mila euro. Stessa quota per Copertino, 25 milioni di euro di cui oltre 10 milioni se ne vanno in Awp e 3 milioni in Vlt. Quasi 5 milioni le giocate per il Lotto.

In fondo alla classifica, come è normale, i borghi con meno densità: a Giuggianello la spesa è di 257mila euro dove ci sono solo slot di vecchio tipo che raccolgono 168mila euro, Comune superato di pochissimo da Seclì, dove ci sono solo slot e Lotto a farla da padrone con 259mila euro. E, poi, c'è il fondo della classifica: a Palmariggi si sono spesi, lo scorso anno, 415mila euro di cui 259mila nelle Awp, a Zollino, invece, l'esborso è stato di 456mila euro (183mila per le slot) e a Sanarica 524mila di cui 325mila per le Awp.
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