Omicidio davanti al camion dei panini, la Procura chiede 16 anni e 4 mesi per il killer

I carabinieri durante il sopralluogo
I carabinieri durante il sopralluogo
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 08:43
Chiesta la condanna a 16 anni e 4 mesi di reclusione per Simone Paiano, 26 anni,  accusato e reoconfesso di aver ucciso con un colpo di pistola alla gola  il 25enne Mattia Capocelli nella notte fra il 24 ed il  25 aprile dell'anno scorso nella loro Maglie, nel Salento. La richiesta è arrivata questa mattina dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Maria Consolata Moschettini, nel corso del processo con rito abbreviato svoltosi davanti al giudice per l'udienza preliminare Marcello Rizzo.

Il magistrato titolare dell'inchiesta condotta con i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Maglie, ha invocato la pena di 14 anni ed 8 mesi per l'accusa di omicidio volontario aggravato dai motivi futili ed abietti, ossia la gestione dello spaccio di cocaina sulla piazza di Maglie che avrebbe posto Paiano in contrasto con Mattia Capocelli una volta tornato libero (il 17 aprile) dopo avere scontato una condanna  per la stessa tipologia di reato. Due anni e 60mila euro di multa, per il porto e la detenzione della pistola calibro 6.35 usata per il delitto.

La requisitoria ha riguardato anche il gruppo che quella notte bloccò Andrea Paiano, per costringere il fratello al confronto con Capocelli: due anni e dieci mesi sono stati chiesti per le accuse di sequestro di persona e lesioni per Salvatore Maraschio, 26 anni, di Maglie;  Marco Cananiello, 22 anni, di Maglie; ed Andrea Marsella, 28 anni, di Maglie. Assoluzione perché il fatto non sussiste" per Giorgio Rausa, 25 anni, di Scorrano. Dieci mesi per Domenico Tunno, 32 anni, di Maglie, per favoreggiamento.

Un milione di euro di risarcimento danni sono stati chiesti dall'avvocato Alberto Corvaglia per i genitori di Mattina Capocelli. Cinquecentomila euro per il fratello ed il nipote, la richiesta dell''avvocato Arcangelo Corvaglia.

Si torna in aula il 9 giugno per le arringhe difensive degli avvocati Dimitri Conte, Amilcare Tana, Luigi Corvaglia, Vincenzo e Mario Blandolino, Giuseppe Presicce, Simone Viva e Antonio Candido. Seguirà la sentenza.

Pierluigi Esposito, 30 anni, di Maglie, gestore della rivendita di panini e bibite davanti alla quale si consumò la tragedia, ha scelto il rito ordinario per difendersi dall'accusa di favoreggiamento. 
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