L'arte invade le strade: murales fronte mare per riqualificare il paese

L'arte invade le strade: murales fronte mare per riqualificare il paese
di Katia PERRONE
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Martedì 30 Luglio 2019, 16:58

Stanno dando un volto nuovo alla marina, colorando i muri di abitazioni, palazzi, esercizi commerciali e terreni incolti, e chi passeggia tra il centro e il lungomare, o entra in qualche negozio per la spesa quotidiana, o un acquisto al volo dell’ultimo momento, non può non notarli. Alza gli occhi al cielo e li ammira. I protagonisti sono loro: i murales del Casalabate Street Summer Festival - organizzato dall'associazione 167/B street - che si è concluso domenica con un bellissimo concerto di musica jamaicana. Uan trentina di opere realizzate, grazie ai colori offerti dall’azienda Caparol, da altrettanti street artist provenienti da diverse parti del mondo, e messi insieme grazie ad un geniale progetto di uno degli ideatori, Lele Tafuro. Un progetto importante che oltre al consenso delle due amministrazioni comunali di Trepuzzi e Squinzano, e della Pro Loco di Casalabate, a buon diritto ha meritato anche il plauso di amministratori, vacanzieri e turisti arrivati in questi giorni nella marina leccese. Una marina che tenta, anche attraverso questa iniziativa, di avviare un vero progetto di riqualificazione e rilancio. Considerata spesso la Cenerentola delle marine leccesi, ora prova a riacquistare consensi.
 

 


Un tentativo però che si scontra con le cattive abitudini degli abitanti che ogni anno ripopolano Casalabate. Da un lato si ammira la bellezza di un murales, e poi dietro l’angolo si sbatte il muso contro lo scempio dell’abbandono dei rifiuti, delle abitazioni vecchie e abbandonate, dei campi incolti e privi di ogni cura, e dei terreni, alcuni provvisti di recinzioni, ma che non riescono a frenare, a volte, il lancio incontrollato di bottiglie di vetro, cartacce, bicchieri e piatti di plastica. Ma nonostante l’incuria ci sono loro a far rifiorire la marina: gli street artist arrivati da Italia, Spagna, Austria, Svizzera, Albania, Mozimbico, Brasile e Grecia che con i loro murales stanno creando qualcosa di unico. «Stiamo realizzando le nostre opere in luoghi che erano abbandonati un po’ a loro stessi – dicono due di loro - posti che abbiamo trovato pieni di rifiuti, di erbacce, magari utilizzati in passato anche per attività ludiche, piccoli concerti, e che ancora potrebbero essere sfruttati, per permettere a chiunque di godere di un posto bello come questo, pieno di colori, a due passi dal mare».

Uno di questi luoghi è lo spazio posto proprio di fronte alla chiesetta di San Rocco dove, seduti anche in auto, si può ammirare in prospettiva il murales realizzato da Antonio Poe, uno street artist arrivato qui dalla Basilicata. «Questo è il secondo di cinque murales – racconta Antonio – il primo realizzato a Brindisi, il secondo qui a Casalabate, il terzo lo realizzerò nella mia città, a Pisticci, e poi sceglierò altri due luoghi. Un murales che, unito agli altri, trasmette un messaggio, quello di svegliarsi ogni mattina, così come insegna una filosofia giapponese, pronti a godere della bellezza che il mondo ci offre». Proprio come i residenti delle abitazioni dove sono stati realizzati i murales che possono godere ogni giorno della bellezza trasmessa da questa straordinaria arte. E sono in tanti adesso i proprietari che ora si stanno offrendo per la realizzazione di un colorato murales. «Per il primo murales, quello dedicato a Nicola Arigliano, un grande musicista jazz originario di Squinzano – racconta Lele Tafuro – ho chiesto la disponibilità al signor Giovanni Miglietta, proprietario del palazzo a ridosso del punto di pronto soccorso della marina, in pieno centro. Lui mi ha guardato e mi ha risposto: fammici pensare un’ora. Allo scadere avevo già l’ok. Da lì è nata l’idea per la prima opera. E lo devo ringraziare, come devo ringraziare anche i due sindaci Giuseppe Taurino e Gianni Marra, e il presidente della Pro Loco di Casalabate, Ilio Spalluto. Senza di lui nulla si può, è una forza».

E proprio il presidente Spalluto in questi giorni, nella sua sede di piazza Lecce, ha dato informazioni ai turisti incuriositi. «In tanti mi hanno chiesto dove si trovano le opere e li abbiamo indirizzati, con cartina alla mano, su come procedere per seguire un tour turistico». «L’idea è bellissima – commenta una turista della provincia di Monza – ma tanto c’è ancora da fare a Casalabate.
Tanti problemi da affrontare, come servizi carenti, strade malconce e rifiuti abbandonati, e ai quali trovare soluzione. E se posso, consiglierei di farlo in fretta per riqualificare davvero la marina». Iniziando da piazza Lecce, che il sindaco di Squinzano, Gianni Marra, ha proposto di intitolare a Nicola Arigliano. Ma oltre al murales dedicato a questo straordinario musicista conosciuto in tutto il mondo, girovagando per le vie di Casalabate si possono ammirare tributi ad Albano e Romina, Lucio Battisti, a Renzo Arbore e Uccio Aloisi, il padre della pizzica.

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