L'albergo non le piace e vuole indietro la caparra. Turista a processo per l'aggressione del titolare

L'albergo non le piace e vuole indietro la caparra. Turista a processo per l'aggressione del titolare
di Luana PRONTERA
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Giovedì 22 Settembre 2022, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:31

Una turista milanese di origini brindisine è stata denunciata ed è finita sotto processo per aver aggredito verbalmente e fisicamente il titolare di una delle più rinomate strutture alberghiere del Capo di Leuca. A novembre il giudice potrebbe decidere di emettere sentenza concludendo il processo penale attualmente in corso. 

I fatti risalgono al 30 luglio del 2019

La donna 43enne di San Pietro Vernotico (Brindisi) aveva scelto di trascorrere le vacanze nel basso Salento prenotando la struttura per 26 giorni e versando 550 euro di caparra su un complessivo di 2.400 euro (costo relativo all’intero soggiorno).

Giunta nell’hotel ha subito lamentato l’assenza di farmacie nelle vicinanze preannunciando che l’indomani sarebbe andata via perché troppo grande il disagio di non potersi rifornire dei medicinali di cui necessitava a causa delle sue patologie. Di fatto, la turista, si è presentata l’indomani per chiedere la risoluzione immediata del contratto con la restituzione della caparra versata. Pretesa non assecondata dalla struttura. Questa negazione ha fatto innervosire la cliente che prima ha minacciato di far chiudere l’hotel e di “sfasciare tutto” e poi ha denigrato la struttura ricettiva definendo i titolari “peggio dei malavitosi”.

All’aggressione verbale è seguita quella fisica

La 43enne, infatti, si è presentata in struttura il 2 agosto accompagnata da un’altra persona. In quell’occasione pare abbia letteralmente dato in escandescenza scaraventato del latte caldo contro due dipendenti, preso a schiaffi e pugni il titolare lanciandogli con foga un cartone con i dépliant. Il titolare della struttura ricettiva è finito in ospedale con escoriazioni al collo mentre la turista è stata denunciata. Accusata di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, diffamazione e lesioni personali aggravate attende l’esito del processo. Il titolare dell’hotel, invece, si è costituito parte civile con l’avvocato Tony Indino.

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