L'addio a Semeraro sessant'anni di Salento tra impresa e serie A

L'addio a Semeraro sessant'anni di Salento tra impresa e serie A
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Domenica 21 Luglio 2019, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 09:44

Giovanni Semeraro, ex patron del Lecce, è morto ieri mattina a 82 anni all'ospedale Vito Fazzi del capoluogo salentino. Era stato ricoverato d'urgenza il 7 luglio scorso per uno scompenso cardiaco, ieri la situazione si è ulteriormente aggravata a causa di complicazioni polmonari. Incessante ieri il via-vai alla camera ardente dell'ospedale. I funerali questa mattina, alle 9.30, alla chiesa di San Matteo a Lecce. Semeraro, imprenditore, già azionista di maggioranza di Banca del Salento, divenuta poi Banca 121 fino alla cessione al Monte dei Paschi di Siena, acquistò il Lecce nel 1994 affidando la presidenza a Mario Moroni. Nel giro di due anni la promozione in serie A. Dalla stagione 2005-2006 fino al giugno 2010 Semeraro divenne presidente, quando poi passò il testimone al figlio Pierandrea. A luglio del 2011 la cessione del sodalizio giallorosso.
Un'ondata di cordoglio e commozione ha invaso il Salento. A cominciare dal sodalizio calcistico. Saverio Sticchi Damiani, presidente del club, fatica a mascherare l'emozione: «È molto difficile per me parlare secondo canoni istituzionali, dovrei farlo da attuale presidente del Lecce in ricordo di un grande presidente che ha scritto la storia del Lecce. Una storia fatta di successi, organizzazione, investimenti che hanno portato in orbita il Lecce, non solo nel mondo calcistico. Tutto questo però non darebbe adeguato riconoscimento alla persona Giovanni Semeraro, che ho conosciuto sin da ragazzino, avendo già da allora frequentato i suoi figli. Mi piace infatti pensare alla persona generosa, per bene che ho conosciuto. Mi piace pensare al tifoso appassionato che - finché ha potuto - ha frequentato lo stadio sofferente, stanco, ammalato. Io so quanto ha gioito e quanto ha sofferto per il Lecce, da massimo dirigente e da semplice tifoso, e per me questo, più dei suoi eccezionali successi, lo rende un grande presidente».
Puntuale è arrivato anche il messaggio di cordoglio del club di via Colonnello Costadura: L'Us Lecce esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Giovanni Semeraro, che dal 1994 al 2012 è stato patron ed azionista di rifermento del sodalizio giallorosso. Giovanni Semeraro ha scritto pagine indelebili della storia del calcio leccese. I risultati sportivi sotto la sua gestione hanno consolidato e rafforzato la notorietà del club a livello nazionale. Tutta la famiglia dell'Us Lecce si stringe attorno al dolore che ha colpito la famiglia Semeraro. Cordoglio espresso tramite i canali ufficiali anche dalla Lega Serie A.
Tanti ex giocatori giallorossi hanno voluto ricordare ieri l'ex patron. Ricordi commossi e sinceri. Stefano Casale è scosso: «Caro presidente, ho avuto la fortuna, il piacere e soprattutto l'onore di giocare nel tuo Lecce. Sei stato un uomo di grande classe ed educazione». Commosso Gianluca Colonnello, che veniva spesso a Lecce per bere un caffè con Semeraro in compagnia di Chevanton e Giacomazzi: «Grande patron, ho il cuore a pezzi, un bacio fin lassù». Toccante il saluto di Cristiano Lucarelli: «Non me ne vogliano gli altri, ma ci lascia quello che per me è stato il migliori presidente mai avuto sia da calciatore che da allenatore». Particolarmente commosso David Di Michele: «Tanti ricordi, tante immagini, tanta passione che mi ha trasmesso per i colori giallorossi e che resteranno a vita nel mio cuore. Mi piace ricordarlo sorridente perché quello che ha fatto per questa città, per questa piazza, per questi tifosi sarà ricordato per sempre nei libri di storia». Messaggi di cordoglio sono arrivati anche da Martino Traversa, Max Benassi, Giuseppe Vives, Cristian Ledesma, Gianni Munari, Daniele Corvia, Antonio Rosati e da tanti altri uomini del mondo dello sport che hanno avuto modo di conoscere e di apprezzare il patron.

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