Knos, la Provincia firma la tregua: sei mesi di proroga

Knos, la Provincia firma la tregua: sei mesi di proroga
di Paola COLACI
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 08:09
Una proroga di sei mesi per la gestione delle Manifatture Knos alle associazioni con in testa la realtà capofila Sud Est. Ma anche un incontro pubblico già fissato per il prossimo 29 ottobre e aperto a enti, istituzioni e terzo settore per redigere un bando condiviso e tracciare il nuovo futuro del contenitore culturale di via Vecchia Frigole a Lecce.

Dopo le fibrillazioni della scorsa estate e l'incontro chiarificatore tra la Provincia di Lecce e i portavoce delle associazioni culturali che sin 2008 gestiscono le Manifatture, ora l'amministrazione guidata dal presidente Stefano Minerva riaccende i riflettori sulla necessità di individuare la migliore soluzione di valorizzazione e utilizzo dell'immobile che è nella disponibilità patrimoniale della Provincia. Le prime lettere di convocazione in vista dell'incontro del prossimo martedì sono partite nella giornata di ieri. E tra l'elenco dei destinatari ci sono l'assessorato regionale all'Industria turistica e culturale guidato da Loredana Capone, l'Apulia Film Commission e il Comune di Lecce. Ma anche Confindustria, Confartigianato, Confesercenti. E naturalmente, le associazioni.

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In testa Sud Est che da undici anni, assieme ad altre realtà, gestisce il centro culturale e che a luglio scorso aveva contestato con forza la determina dirigenziale firmata da Minerva e contenente il nuovo bando di affidamento dell'immobile provinciale. Un provvedimento ereditato dalla passata amministrazione, come sottolineato dallo stesso presidente, che prevede un restyling strutturale da un milione di euro e l'affidamento decennale del bene provinciale a soggetti o consorzi in gradi di garantire i necessari interventi di riqualificazione. Non le associazioni, dunque. E seppure nel corso degli anni gli inquilini delle Cnos abbiano provveduto alla manutenzione ordinaria dell'edificio, nei fatti le realtà culturali non sarebbero nelle condizioni di poter coprire gli imponenti costi del cantiere. E dopo più di un decennio, sarebbero estromesse dalla gestione delle Knos.

Ipotesi che nelle scorse settimane, tuttavia, è stato lo stesso numero uno di Palazzo dei Celestini a escludere categoricamente: «Su una cosa non si discute ci ha tenuto a specificare Minerva - Il futuro di Cnos non potrà prescindere da quanto fatto finora, con le associazioni, la cultura e la socialità protagonisti della vita salentina». Da qui la necessità di procedere dapprima alla proroga per altri sei mesi, almeno sino a marzo 2020, dell'affidamento della gestione dell'immobile alle associazioni. Atto in fase di redazione da parte degli uffici del Servizio Patrimonio di Palazzo dei Celestini e che sarà notificato già nei prossimi giorni alla capofila Sud Est e alle altre realtà associative.

Nelle scorse ore, invece, sono già partite le prime mail di invito all'incontro pubblico del prossimo martedì. «Presto inizieremo a convocare cittadini, associazioni, enti e fondazioni interessati a costruire un percorso partecipato per il futuro dei nostri contenitori culturali. E il primo della nostra lista è certamente Cnos» aveva anticipato nei giorni scorsi la consigliera provinciale delegata alla Cultura Dina Manti. E ora l'appuntamento sull'agenda dell'amministrazione Minerva è già fissato. Oggetto della convocazione? «Ricercare la migliore soluzione d'utilizzo attraverso un percorso partecipato». E in calce la firma del presidente.
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