Jonio “invaso” da pesci alieni, Salento come i Tropici: così cambia il nostro mare

Jonio “invaso” da pesci alieni, Salento come i Tropici: così cambia il nostro mare
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Lunedì 2 Settembre 2019, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 13:30

Il riscaldamento progressivo, la tropicalizzazione e quelle “trasferte” realizzate grazie alle grandi navi che solcano gli Oceani e “accompagnano” fin nel Mediterraneo specie nuove. Per questo non è più così raro, nello Jonio, pescare specie aliene, cioè non tipiche dell'habitat del nostro mare, studiate grazie al progetto “AlienFish-Project” che, dal 2012, monitora proprio le specie ittiche rare e non indigene nei mari italiani.

Il pesce nastro, il pesce falce, il carango dentice: sono numerosissime le segnalazioni giunte ai titolari del progetto in questi anni da pescatori e bagnanti del Salento, da Santa Maria di Leuca a Porto Cesareo. E' stato segnalato il circumtropicale Pseudocaranx dentex, l'oceanico e tossico Tetragonurus cuvier, Trachypterus trachypterus (pesce nastro) e Zu Cristatus (il pesce falce) a Porto Cesareo. Specie che, secondo alcuni studi, sono anche meno rare di quanto si possa supporre: sono stati catturati con una certa frequenza utilizzando attrezzi da pesca profonda, come palangari e reti da traino.

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