Invalsi, flop delle Superiori in matematica e italiano

Invalsi, flop delle Superiori in matematica e italiano
di Andrea TAFURO
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Giovedì 6 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:51

Didattica in affanno e risultati delle prove Invalsi in caduta libera negli istituti scolastici del Salento. Un crollo nei livelli di apprendimento tra gli studenti leccesi evidenziato dagli esiti dei test pubblicati di recente, ma eseguiti nell’aprile dello scorso anno, e che ha riguardato soprattutto i ragazzi del quinto anno delle superiori.

Le materie

Matematica e italiano le materie maggiormente in crisi al rientro in classe dopo la pandemia: il confronto dei risultati dei maturandi del 2019 e del 2021 in provincia di Lecce (le rilevazioni nazionali 2020 non si sono svolte) evidenzia infatti un -17% di apprendimento nella prima materia e -15,5% nella seconda. Si salva solo lo studio dell’inglese (comprensione e lettura), sostanzialmente stabile nei bambini della primaria e tra gli alunni delle medie. Un quadro generale negativo, segnato dal consistente arretramento dei risultati scolastici rispetto ai dati registrati sino a due anni e mezzo fa in tutta la Puglia, e che pare risentire indubbiamente dell’effetto covid sul mondo della scuola.

La classifica delle province pugliesi

Lecce tuttavia, complessivamente, si conferma al primo posto tra le province pugliesi. Brindisi fa meglio solo in italiano. Più arretrate nelle performance le province Bat, Bari e Taranto. Fanalino di coda Foggia. La fotografia dei grafici con linee che puntano vero il basso, arriva dunque dai numeri scaturiti dalle prove Invalsi 2020/2021 sull’accertamento dei livelli generali e specifici di apprendimento in Italiano, Matematica e Inglese, in coerenza con le indicazioni nazionali del Ministero dell’Istruzione. Nel dettaglio sono tre le fasce d’età e di apprendimento messe sotto osservazione: primaria (5 grado), secondaria di primo grado (8 grado) e secondaria di secondo grado (13 grado).

La provincia di Lecce

Andando quindi ad analizzare i dati della provincia di Lecce, materia per materia, solo il 45,6% degli studenti delle superiori ha raggiunto in italiano un livello di apprendimento adeguato, a fronte del 62,1% del 2019. In matematica il dato crolla al 41,2% rispetto al 58,1% della rilevazione precedente. Inglese reading scende dal 47% al 40,4%, mentre un lieve aumento si registra nel listening che passa dal 21,4% al 23%.

Alle medie, gli studenti che hanno raggiunto risultati adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono il 62,9% in italiano (-3,4 punti percentuali rispetto al 2019) e il 56% in matematica (-4,5 punti percentuali rispetto al 2019). La disciplina che resta stabile è l’inglese, cresciuta nel listening dal 48% al 50,5% e con un lieve calo di 2 punti nel reading (dal 75% al 73%). Si salva la scuola primaria: il confronto dei risultati del 2019 e del 2021 restituisce un quadro sostanzialmente in linea. Alle elementari si è riusciti ad affrontare le difficoltà della pandemia garantendo risultati pressoché uguali a quelli riscontrati due anni fa. Nel raffronto tra regioni, la Puglia delle “superiori” in italiano si ferma al 40,7% di competenza, di poco sopra al dato delle regioni del sud, ma sotto di ben 15,5 punti della media nazionale (56,1%). Il massimo livello di apprendimento classificato come “molto buono” è raggiunto solo dal 4,5% degli studenti. In matematica il 41,9% del campione rilevato ha un livello di studio non adeguato. In inglese invece il divario con la media nazionale è di circa 16 punti percentuali. Complessivamente il dato di apprendimento degli studenti delle superiori (grado 13) si consolida a quota 40,7%, a fronte del 39,2% del mezzogiorno e il 56,1% nazionale. Nelle secondarie di primo grado (grado 8) il livello di apprendimento complessivo si attesta al 57,3%, tre punti meno la media nazionale (60,8%), ma quasi tre punti sopra il dato delle regioni del sud (54,6).

Il quadro nazionale

A livello nazionale invece gli studenti che non raggiungono risultati adeguati, sono il 44% in italiano (+9 punti percentuali rispetto al 2019) e il 51% in matematica (+9 punti percentuali rispetto al 2019). Da considerare inoltre che gli alunni più in difficoltà sono stati quelli che provengono da contesti socio-economico-culturali più sfavorevoli. Infine il dato sulla “dispersione implicita”, ovvero quei ragazzi che pur non avendo lasciato la scuola escono dal percorso di studi senza le competenze fondamentali. Stiamo parlando del 9,5% degli studenti a livello nazionale (+2,5% rispetto al 2019) con valori a due cifre in Calabria (22,4%), Campania (20,1%,), Sicilia (16,5%), Puglia (16,2%), Sardegna (15,2%), Basilicata (10,8%) e Abruzzo (10,2%).

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