Intrusioni nel registro di classe per "gonfiare" i voti: indagati sette studenti

Intrusioni nel registro di classe per "gonfiare" i voti: indagati sette studenti
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Venerdì 26 Giugno 2020, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 17:41
Avrebbero alterato i voti del registro informatico per attribuirsi valutazioni più favorevoli. Per questo motivo sette alunni tra i 18 e i 19 anni di un liceo scientifico di Lecce sono indagati per il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico. Stando all'avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal sostituto procuratore della Procura per i minorenni Anna Carbonara, gli episodi si sarebbero verificati tra la fine del 2017 e la metà del 2018. Ben 67 le intrusioni al sistema informatico della scuola accertate dagli inquirenti. E nel corso di alcune di queste, il voto sarebbe stato modificato più volte. Curiosamente, nella maggior parte dei casi, si tratta di differenze minime: da un 7+ a un 7 e mezzo, da 8 a 9, da 6 e mezzo a 7. Operazioni che però non sono passate inosservate. Tutt'altro: nell'atto notificato nei giorni scorsi agli indagati ci sono tutti i dati relativi agli accessi, dagli indirizzi Ip dei computer utilizzati, alle utenze con cui i ragazzi si collegavano a internet.

I sette indagati avranno ora venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o documenti a loro favore. Sono difesi dagli avvocati Luigi e Roberto Rella, Mauro Cramis, Umberto Leo, Francesca Manta, Antonila De Pandis, Angelo Daniele Vetrugno, Stefania Mangiulli e Ilario Manco. Il reato di cui sono accusati, aggravato dal danneggiamento di sistemi informatici di interesse pubblico, prevede la pena della reclusione da tre a otto anni.
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