«Salentini, siete stati disciplinati, ma non è finita, ancora uno sforzo»: l'appello del comandante dei carabinieri

«Salentini, siete stati disciplinati, ma non è finita, ancora uno sforzo»: l'appello del comandante dei carabinieri
di Erasmo MARINAZZO
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Venerdì 24 Aprile 2020, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 12:05
Ancora due fine settimana e poi ci si aspetta un ritorno graduale alla normalità negli spostamenti e nella possibilità di frequentare luoghi e persone. Le forze dell'ordine e le polizie municipali saranno impegnate nel fare rispettare le limitazioni imposte dai decreti del consiglio dei ministri per contenere la diffusione del coranavirus, nei due week-end delle scampagnate fuori porta, dei primi bagni e delle prime tintarelle. Quale sarà la reazione dei salentini? Quali sono le previsioni di massima? Ne parliamo con il colonnello Paolo Dembech, comandante provinciale dei carabinieri.

Colonnello, vuole lanciare un messaggio?
«Sì, un solo messaggio: tenete duro, è stato fatto tanto, hanno fatto tanto ed avete fatto tanto. E se gli indici dei contagi danno la curva in calo, questo risultato è frutto delle privazioni. Non sono un medico, ma se si profilano segnali di riapertura è perché in questo mese e mezzo la situazione è stata controllata e gestita. E perché la cittadinanza dato il suo contributo sostanziale. Il nostro augurio è, quindi, di sacrificarci un po' per arrivare a piccoli passi a riappropriarci della nostra vita. Ma non è ancora arrivato il momento, ci stiamo avvicinando proprio grazie al rispetto delle regole di distanziamento sociale: dure, ma necessarie».

Come sono state recepite le limitazioni alle abitudini quotidiane?
«Il bilancio è complessivamente positivo dal punto di vista temporale. Se vado ad analizzare i servizi effettuati, sono risultate irregolari il 30 per cento delle prime 22mila persone controllate. Quando l'articolo 650 è stato depenalizzato, il dato si è ridotto al 5 per cento. Si è ridotto perché le persone hanno avuto bisogno di comprendere la necessità di rispettare le nuove regole. Arrivano i ponti del 25 aprile e dell'1 maggio, ma i dati di Pasqua e Pasquetta ci fanno ben sperare: sono stato in servizio per strada anch'io, peraltro ho avuto modo di incontrare il questore Andrea Valentino anche lui sceso in campo in prima persona: le zone delle scampagnate e dei ritrovi erano completamente deserte. Mi auguro di trovare conferme».

Lo stop a settori strategici dell'economia ed anche dell'economia sommersa, hanno creato tensioni sociali?
«E' un aspetto seguito e monitorato, ad oggi non sono stati riscontrati effetti deleteri come quelli registrati nelle altre province e mi riferisco soprattutto alle carceri o davanti ai supermercati dove ci sono state persone che hanno riempito i carrelli e non volevano pagare. Devo constatare, e ciò fa onore a questa terra bellissima, la mobilitazione generale messasi in moto per aiutare chi ha più bisogno. Abbiamo fatto la nostra parte anche noi carabinieri con raccolta di fondi e uova di pasqua donate ai bambini di famiglie disagiate. La generosità della popolazione salentina si è manifestata anche nei nostri confronti: abbiamo ricevuto mascherine e igienizzanti dalla popolazione. Sono manifestazioni che danno il senso della coesione e dell'appartenenza nei momenti di maggiore difficoltà».

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha posto l'attenzione sulle eventuali azioni che potrebbero innescare in questa fase di tensioni latenti i gruppi anarco-insurrezionalisti. E' un problema che tocca anche il Salento?
«E' un problema che non deve preoccupare se monitorato costantemente attraverso una attività informativa. Non solo attraverso l'analisi di fonti aperte, come internet. Ma anche attraverso attività informative sviluppate sul territorio e che ci vedono in prima linea grazie alla nostra capillarità sul territorio. Fonti aperte, dicevo: i principali social network e sulle chat attiva qualche alert predatorio di esercizi commerciali, di azioni di disobbedienza e di disturbo il 25 aprile. Fonti aperte ed orecchio calato sul territorio».

Quali sono i reati che si stanno consumando con maggiore frequenza in questo particolare frangente? Lo spaccio, tradizionale canale di finanziamento della criminalità organizzata?
«Nota positiva, ma la prenda come una battuta, il lockdown ha fatto registrare un calo dei reati. Lo spaccio, piaga che interessa il Salento si è sostanzialmente ridotto. Continua attraverso piccoli corrieri, lo dico in base all'arresto del 17enne che andava a fare consegne a domicilio».
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