Internet veloce e lento: il Salento a macchia di leopardo. La mappa dei Comuni

Internet veloce e lento: il Salento a macchia di leopardo. La mappa dei Comuni
di Stefano MARTELLA
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Martedì 11 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:16

Chi viaggia spedito, chi si muove lento: la fotografia scattata per il Salento è a macchia di leopardo. Quanto è veloce internet nel tuo Comune? I dati di European Data Journalism Network permettono di osservare il quadro in provincia di Lecce andando ad analizzare comune per comune la situazione e capire quali sono i centri che se la “passano” meglio e quelli dove stare connessi o scaricare un semplice file può diventare talvolta un’impresa ardua. 

Lecce al top della classifica

Lecce, il capoluogo di provincia, è indubbiamente il centro con la qualità migliore dal punto di vista della velocità di rete. Fanalino di coda sono i comuni di Carpignano Salentino, Uggiano La Chiesa e Giuggianello. Utilizzando i dati raccolti nel secondo semestre 2021 e rilanciati dal Sole 24 Ore è stata realizzata una mappa della velocità delle connessioni su base comunale. Una mappa a colori: più il colore vira dal giallo al rosso maggiore è la velocità di download.

Cioè, il parametro che si è scelto di rappresentare sulla mappa. Se il giallo vira al bianco la connessione diventa lenta. Addirittura lentissima.
Lecce, si diceva, è rosso fuoco. Nel capoluogo si scarica alla velocità media di 129 mbps (megabit per secondo: unità di misura che indica la capacità, quindi la velocità massima, di trasmissione dei dati su una rete informatica).

Qui c’è anche la più alta velocità media di upload del Salento: 59 mbps, ovvero la velocità di connessione. Per upload si intende il caricamento (o invio) di un file su internet, mentre per velocità di upload si intende la velocità con cui si riesce a caricare un file verso internet e la quantità effettiva di dati che la linea può inviare in un secondo.

Terzo parametro - e Lecce primeggia anche qui - è la latenza media, ossia il tempo effettivo che viene impiegato per portare a termine il trasferimento delle informazioni. A Lecce la risposta dei server arriva in 27 millisecondi. 

Bene il circondario

Analizzando la mappa su scala nazionale è possibile notare come le zone con la velocità di download più alta coincidano generalmente con i capoluoghi di provincia o più in generale con le città di dimensioni più grandi, sancendo in questo modo una disparità rispetto ai centri di dimensioni più piccole. E allo stesso modo i Comuni insediati attorno al capoluogo beneficiano di questo risultato.
Non a caso il secondo centro con la velocità di download più alta è Surbo. Ben posizionati in questa classifica anche (colore arancione scuro) Vernole, Cavallino, San Cesario di Lecce e, più a ovest, Guagnano. Più ci si allontana dal capoluogo maggiori sono i problemi. Allo stesso modo le marine leccesi o le zone più periferiche della stessa città “scaricheranno” dati e file molto più lentamente rispetto al centro urbano. 
Anche se sotto alcuni aspetti la mappa salentina è a macchia di leopardo, in cui saltano all’occhio alcuni paesi dell’entroterra e del Sud Salento con una buona qualità (sempre rispetto alla media provinciale). Sono i casi di Zollino, Cannole, Andrano, Montesano Salentino e Patù. 

Andamento lento

Spulciando la mappa salta all’occhio come tra gli ultimi posti ci sia Porto Cesareo (che d’estate aumenta esponenzialmente la propria popolazione): nella cittadina ionica si scarica alla velocità di 31 mbps e la velocità di connessione è di appena 7 mbps. Male anche Nardò, colorato di giallo scuro, che ha il territorio più ampio della provincia. Livelli bassi e non è una buona notizia perché si tratta di territori ad alto tasso turistico. Un gap da colmare. In zona retrocessione, come si diceva, i centri di Giuggianello e Uggiano La Chiesa, colorati di giallo chiaro. All’ultimo posto Carpignano Salentino in cui la velocità di download è di 14 mbps e la velocità di connessione di soli 3 mbps. In bianco (che vuol dire dati non pervenuti) c’è solo il “giovane” Comune di Acquarica Presicce nato dalla fusione dei due centri: finora non c’è la possibilità di analizzare l’andamento. Un “buco” che, ovviamente, verrà presto colmato.
 

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