Infiltrazioni, usura e racket nel Salento: vertice con il prefetto

Infiltrazioni, usura e racket nel Salento: vertice con il prefetto
di Valeria BLANCO
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Novembre 2020, 09:37

Si riunirà venerdì mattina in prefettura la Conferenza provinciale permanente per fare il punto - in un momento delicato a causa delle chiusure e restrizioni imposte dalle norme anticovid - sulla situazione socioeconomica della provincia. Obiettivo: individuare le situazioni pericolose, quelle potenzialmente esplosive e cercare di prevenire le conseguenze peggiori. Da questo punto di vista, il pericolo che le aziende salentine in difficoltà economica possano finire strangolate dal racket, dall'usura o finiscano per essere il tramite attraverso cui la criminalità organizzata si infiltra nell'economia legale occupa un posto centrale del dibattito.


Non ci sono elementi immediati di allarme, ma certamente le vulnerabilità di cittadini e imprese, in questo particolare periodo storico, rischiano di peggiorare rapidamente. Ecco perché al tavolo con il prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, sono stati convocati i sindacati, l'Anci, l'Abi e i rappresentanti di categoria, chiamati non solo a illustrare, ciascuno per la propria competenza, la situazione attuale e i possibili pericoli, ma anche i modi con cui i rischi possano essere efficacemente prevenuti.


Il presidente di Confindustria Lecce, Giancarlo Negro, ha le idee chiare di quello che, per la categoria, si può rivelare come un terreno scivoloso. «C'è grande preoccupazione - spiega - rispetto al fenomeno della usura bianca.

Paradossalmente, il rischio peggiore in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, non è tanto l'usura, ma peggio: la criminalità può infatti candidarsi ad acquisire direttamente la proprietà delle aziende in difficoltà, apparentemente aiutandole attraverso prestiti». Appare quanto mai opportuno tenere alta l'attenzione su questi temi e ad avere un osservatorio costante. Al tavolo, Negro porterà le sue proposte su un tema che per gli imprenditori - sfiduciati dalle norme che impongono chiusure anticipate e portano velocemente a crisi di liquidità - è caldo. «Proporrò - dice - di strutturare un'azione di vigilanza anche con strumenti telematici, monitorando i passaggi di proprietà registrati dalle Camere di commercio per vedere quali sono frutto di opportunità di business reali e quali invece sono trappole delle organizzazioni criminali». Un pericolo, quello delle infiltrazioni, a cui sono soggette tutte le imprese, ma in particolare, tra Lecce e provincia, quelle del settore turistico in senso lato e dell'ambito della ristorazione. «Sono settori fragili - chiosa il presidente Negro - che vedono i costi che continuano a lievitare a fronte di una prolungata mancanza di operatività. Per difendersi, bisogna fare appello a tutta la lucidità di comprendere cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma le istituzioni devono fare la loro parte creando una rete di protezione per queste imprese».

© RIPRODUZIONE RISERVATA