Violato il vincolo sul Castello Carlo V? Indagata la dirigente comunale

Il tribunale di viale De Pietro
Il tribunale di viale De Pietro
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Mercoledì 24 Aprile 2019, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 09:24
Avrebbe firmato l'autorizzazione a installare un tendone troppo vicino al Castello Carlo V, dunque in area vincolata. Per questo è indagata Claudia Branca, attuale dirigente del settore Cultura e Attività produttive, con una lunga carriera al timone dei Lavori pubblici del Comune di Lecce.

L'inchiesta, nelle mani del pm Giovanni Gallone, prende avvio dallo Street Food Festival “Giro di Gusto”, che si è svolto nel capoluogo durante l'ultimo ponte dell'Immacolata, dall'8 al 10 dicembre scorsi. Branca, insieme al Maria Assunta Chiriatti, 48 anni, di Carpignano Salentino, legale rappresentante dell’associazione culturale “Nereidi” che organizzava l'evento, avrebbe autorizzato l'installazione di una struttura ancorata al suolo in violazione di un vincolo indiretto apposto sulla zona prospiciente il maniero della città e stabilito con un decreto ministeriale del 10 ottobre del 1983 a firma della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Bari.

Proprio in virtù di quel decreto - va ricordato - l'allora amministrazione Salvemini operò lo sgombero di piazza Libertini dalle auto, cassando il progetto della Giunta Perrone (con Luca Pasqualini assessore al Traffico) che prevedeva la possibilità di utilizzare quell'area per la sosta. Nella delibera, fu messo nero su bianco proprio il riferimento al decreto del 1983 della Soprintendenza.

Tornando all'inchiesta, per il pm sono state violate le disposizioni di quel decreto che vieta la sistemazione di qualsiasi struttura, «anche a carattere precario» intorno al Castello. Nei prossimi giorni Branca e Chiriatti - raggiunte dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari - saranno chiamate a depositare proprie memorie difensive e, successivamente, il pm potrà decidere se formalizzare la richiesta di rinvio a giudizio. 

 
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