Incidenti stradali, crescono i morti: +27,3%. Strade cittadine più a rischio: la mappa del pericolo

Incidenti stradali, crescono i morti: +27,3%. Strade cittadine più a rischio: la mappa del pericolo
di Valeria BLANCO
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Sabato 17 Ottobre 2020, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 12:29

Tornano a salire gli incidenti stradali mortali tra Lecce e provincia: e in un anno si torna a registrare 42 vittime sulla strada (una in più rispetto al 2017). Aci e Istat hanno pubblicato lo studio sugli incidenti stradali da cui risulta che nel 2019, a parità del numero di incidenti registrati rispetto al 2018, il tasso di mortalità è cresciuto del 27,3 per cento.
In numeri, nel 2019 gli incidenti sono stati 1.793, soli 15 in più rispetto ai 1778 dell'anno precedente. Aumentano però i morti sull'asfalto: 42 (di cui 5 nella sola città di Lecce) nel 2019 a fronte dei 33 dell'anno precedente. Si è tornati, praticamente, ai livelli del 2017 dopo un'annata che invece aveva fatto ben sperare in termini di sicurezza stradale. Magra consolazione il fatto che siano lievemente diminuiti i feriti: 2.878, cioè 49 in meno dei 2.927 dell'anno precedente.


E Lecce e provincia - secondi solo a Bari per numero di sinistri e di morti - vanno in controtendenza rispetto al dato nazionale: nel 2019 in Italia sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime (morti entro 30 giorni dall'evento) e 241.384 feriti (-0,6%). Il numero dei morti, invece, a livello nazionale diminuisce significativamente rispetto al 2018 (-161, pari a -4,8%), per il secondo anno consecutivo dopo l'aumento registrato nel 2017, e si attesta sul livello minimo mai raggiunto nell'ultima decade.


E mentre in passato il maggior numero di mortali, tra Lecce e provincia, si era verificato sulle Provinciali, nel 2019 sotto accusa per la pericolosità finiscono le strade Comunali urbane. Sono infatti 12 le vittime che hanno macchiato del loro sangue questa tipologia di strade, a fronte delle 11 morti registrate sulla rete delle Statali, dei 10 sulla lunghissima rete delle Provinciali e delle 9 vittime sulle Comunali extraurbane.

Il maggior numero di incidenti vede coinvolti due veicoli (1.286); altri 349 incidenti hanno visto coinvolto un solo veicolo il cui guidatore ha, per qualche motivo, perso il controllo del proprio mezzo. Infine, sono ancora i lunghi rettilinei, che invitano a schiacciare il piede sull'acceleratore, il teatro degli incidenti più gravi.


Sono i ciclisti e i motociclisti gli utenti più deboli della strada: aumenta in tutta Italia il numero di sinistri che li vede coinvolti, ma su questo dato influisce anche la maggiore diffusione, negli ultimi anni, delle bici come mezzo di trasporto sostenibile anche per raggiungere il luogo di lavoro. Ancora: è giugno il mese in cui si registrano più incidenti e più vittime, ma agosto - nel cuore dell'estate - resta il mese più pericoloso: 2,2 morti a fronte di cento incidenti.


Sempre il weekend e le ore notturne quelle in cui prestare maggiore attenzione, sia che si sia a bordo di un'auto che di una moto. Tra le cause più frequenti di incidente stradale si confermano, come negli anni passati, la distrazione alla guida, magari l'uso del cellulare per inviare un messaggino o per consultare i social; il mancato rispetto della precedenza e lavelocità troppo elevata (nel complesso il 38,2% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada risultano in aumento rispetto al 2018; le più sanzionate da parte di vigili urbani, carabinieri e polizia stradale sono l'inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza a bordo (cinture di sicurezza tra tutti) e l'uso del telefono cellulare alla guida; in aumento anche le contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza.
Il lockdown legato al Covid ha influito, nel 2020, anche sull'incidentalità. Dai primi sommari dati raccolti, emergono diminuzioni degli incidenti che toccano anche punte del 90% durante il mese di aprile.

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