Chicco, gigante buono che sapeva sempre sorridere con tutti: oggi l'addio al 20enne morto di incidente

Chicco, gigante buono che sapeva sempre sorridere con tutti: oggi l'addio al 20enne morto di incidente
di Serena COSTA
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Sabato 1 Maggio 2021, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 10:48

L'ultimo viaggio del gigante buono in sella alla sua moto. Perché la due ruote, per Pierfrancesco Degiuli, che amici e familiari chiamavano Chicco, era la sua passione di sempre. Fin da quando aveva 18 anni, lui che ne aveva compiuti solo 20 appena 3 giorni fa, aveva coronato il sogno della velocità, dell'aria sulla faccia, della libertà di muoversi dovunque volesse andare. E ieri mattina era proprio insieme al gruppo dei suoi amici centauri, quando, alla volta di San Cataldo, ha tragicamente perso la vita. Era l'ultimo della carovana sul tragitto verso la marina leccese. E quando i suoi amici non l'hanno visto arrivare, sono tornati indietro per soccorrerlo. Invano.

Il ricordo degli amici


Un ragazzo sportivo, amante dell'aria aperta e con tanti, tantissimi amici, Chicco: erano immancabili le partite di calcetto bisettimanali con gli ex compagni di classe del liceo scientifico Banzi, con i quali non aveva mai smesso di sentirsi e vedersi. «Lo chiamavamo il gigante buono, perché era alto e possente, spalle larghe, e perché non si arrabbiava mai racconta un suo amico, che preferisce restare anonimo . Se succedeva qualche litigio, era per difendere un amico in difficoltà o per rivendicare un'ingiustizia: Chicco era pronto sempre a mettersi in mezzo per aiutare le persone a lui care. Davvero di rado l'ho visto arrabbiato».
E che fosse una persona dolcissima è testimoniato anche dall'amore per i due gatti di casa, Sale e Pepe, due pelosetti grigio melange che compaiono sul suo profilo Facebook. E poi c'era il legame fortissimo con il fratello minore, Riccardo, che a soli 17 anni perde un fratello dal quale era inseparabile. E la mamma Rosaria Galasso, collega della Gazzetta del Mezzogiorno, con la quale viveva insieme al fratello.
«Conduceva una vita molto diversa da quella tipica dei ragazzi della sua età continua il suo amico .

La moto veniva prima di tutto e non c'erano orari che tenessero, o pranzi e cene: soprattutto se avevi bisogno di parlare».

La fidanzata


Chissà quante volte la sua fidanzata Chiara, ex compagna di liceo, avrà cercato di dissuaderlo dall'andare in moto. Appresa la notizia, la giovane studentessa, che frequenta in un'altra città la facoltà di Lingue orientali, ha preso il primo treno, in preda alla disperazione.
Sconvolti dalla notizia anche i suoi professori del Banzi. Tanto la docente di Italiano, che quella di Matematica, avevano visto crescere Pierfrancesco. Ed entrambe ricordano i suoi occhi pieni di orgoglio, in occasione di quella visita guidata alla sede Onu di Brindisi, in cui lavorava papà Giambattista, colonnello dell'Aeronautica.
«Era un ragazzo molto dolce ed educato racconta la professoressa di Italiano, Antonella Guido . Ogni volta che lo richiamavo, mi rispondeva con rispetto: Sì, prof!. E quando gli proponevo una serie di obiettivi da raggiungere, mi diceva: Prof, uno per volta. Non amava molto il Latino, ma si impegnava, anche grazie alla costante collaborazione da parte dei suoi genitori, persone sempre presenti».
«Pierfrancesco aveva fatto parte di una classe davvero unita e affiatata aggiunge Elena Lezzi, docente di Matematica . Lui era il buono, quello pacato e sempre sorridente: si faceva coinvolgere in tutte le cose, belle e brutte. Me lo ricordo entrare e uscire dalla classe con il casco della moto in mano. Fu grazie alla disponibilità sua e del padre, se andammo a visitare la sede dell'Onu, a Brindisi: una giornata indimenticabile. Fu lì che conobbi un lato di Pierfrancesco che non avevo mai visto: era felice di farci visitare il posto di lavoro del padre».
Al secondo anno di Ingegneria dell'autoveicolo, Chicco stava però coltivando un'altra, travolgente passione: fare il concorso in polizia. Avrebbe difeso i più deboli, da custode della giustizia che non tollerava le ingiustizie. E lo avrebbe fatto col sorriso del gigante buono che era e resterà per sempre.

I funerali sono fissati per oggi alle 16.30 nella chiesa di Sant'Antonio a Fulgenzio, a Lecce.

Alla collega della Gazzetta del Mezzogiorno Maria Rosaria Galasso e a Giambattista Degiuli, genitori del ragazzo, e a Riccardo, il fratello, le condoglianze di tutta la redazione di Nuovo Quotidiano di Puglia.

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