Fiamme all'abitazione della moglie di un uomo ritenuto vicino alla Scu: è mistero

Fiamme all'abitazione della moglie di un uomo ritenuto vicino alla Scu: è mistero
di Katia PERRONE
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Mercoledì 29 Gennaio 2020, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 07:48
È mistero su un incendio scoppiato alle prime luci dell'alba di ieri, poco fuori Lecce, e che ha distrutto una tettoia adiacente ad un'abitazione, di proprietà di una donna leccese incensurata, e intaccato le pareti esterne dell'immobile in costruzione situato in zona Tempi Nuovi, a Castromediano, lungo il tratto di strada che collega il capoluogo con il vicino comune di Cavallino. Gli incendi, in realtà, sono stati appiccanti in più punti dell'abitazione, particolare che non lascerebbe dubbi sulla natura dolosa del gesto. Diversi, poco distanti tra loro e appiccati dopo aver cosparso una notevole quantità di liquido infiammabile tale da causare, con ogni probabilità, danni ingenti ad una struttura ancora in costruzione e magari, secondo l'intento dei responsabili, distruggerla totalmente. Ne sono certi gli agenti della Questura di Lecce che sono intervenuti, intorno alle 4 di ieri mattina, insieme ai vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo dopo alcune telefonate giunte contemporaneamente al 113 e al centralino dei caschi rossi, e all'istituto di vigilanza La Folgore.

Le chiamate arrivate da alcuni residenti della zona Tempi Nuovi, una zona abitata lungo la LecceCavallino, il rettilineo che collega esattamente quest'ultimo comune al rione Castromediano, segnalavano la presenza di fumo intenso nei pressi di un'abitazione di via Padre Benedetto Castelli. All'arrivo dei caschi rossi, intervenuti a sedare le fiamme, e dei poliziotti, lo scenario non lasciava alcun dubbio. Che si tratti di un incendio di origine dolosa ad accertarlo definitivamente saranno le indagini avviate dagli agenti della Questura, ma che partirebbero comunque da una relazione, quella stilata dai vigili del fuoco a fine intervento, che avvalorerebbe l'ipotesi di un gesto doloso. Le modalità con le quali sono stati appiccati gli incendi e le tracce di liquido infiammabile utilizzato per cospargere alcuni tratti perimetrali dell'immobile dimostrano il chiaro intento di mandare in fumo l'intera struttura. Elementi sui quali gli investigatori stanno lavorando per scoprire l'identità dei piromani. Una cosa sembra essere certa.

La persona proprietaria dell'immobile potrebbe non essere il destinatario dell'avvertimento. L'attenzione degli investigatori che stanno conducendo le indagini è ora concentrata sul marito della donna, un 44enne già noto alle forze dell'ordine con precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, ritenuto vicino agli ambienti della Sacra corona unita, accusato di concorso in omicidio e rapina aggravata commessa negli anni Novanta al Nord, e successivamente assolto per non aver commesso il fatto, poi finito nelle indagini di natura patrimoniale e bancaria condotte dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce, che nel 2007 portarono al sequestro e alla confisca di un ingente patrimonio. Ora gli investigatori dovranno inquadrare quest'ultimo episodio e, oltre ad individuare i responsabili, chiarire il contesto entro il quale può essere inserito ed è maturato.

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Sempre ieri, un incidente stradale - l'ennesimo in questi giorni - all'ingresso della città ha ulteriormente rallentato la circolazione. Lo scontro è avvenuto all'altezza della rotatoria di viale Rossini, proprio all'imbocco della statale per Maglie. Sul posto i medici del 118 e i vigili urbani. 
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