Incendio a Nardò, a fuoco i bus elettrici per il trasporto dei turisti nel Parco

Incendio a Nardò, a fuoco i bus elettrici per il trasporto dei turisti nel Parco
di Giuseppe TARANTINO
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Mercoledì 7 Settembre 2022, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 12:28

Incendio, attorno alle 23, in un deposito all'aperto a Porto Selvaggio dove erano custoditi due bus di proprietà del Comune di Nardò, adibiti al trasporto dei turisti all'interno del Parco di Porto Selvaggio. Mezzi distrutti.

I due mezzi, di proprietà del Comune di Nardò, erano gestiti dalla ditta che fornisce il servizio di trasporto dei visitatori all’interno del parco ed erano custoditi nell'area della masseria Torre Nova.

La dinamica

Attorno alle 23,15 di ieri sera, una colonna di fumo nero e denso, visibile a chilometri di distanza, si è sollevata dall’area della masseria Torre Nova, centro logistico del parco naturale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano.

È stata la pattuglia degli Ispettori Ambientali di Nardò, in quel momento impegnata in un giro di perlustrazione dalle parti di Sant’Isidoro, ad accorgersi del fumo e a dare immediatamente l’allarme allertando gli uffici comunali, i Vigili del Fuoco e i forestali dell’Arif che proprio nella masseria custodiscono i propri mezzi.

Arrivati sul posto, gli Ispettori ambientali si sono trovati davanti al rogo che stava divorando due dei quattro minibus elettrici di proprietà del Comune di Nardò, e utilizzati dalla ditta che gestisce il servizio di trasporto dei visitatori all’interno del parco, e che erano custoditi (sotto carica) nell’area sterrata esterna alla masseria, completamente priva di vegetazione.

 

Ingenti i danni: via alle indagini

In pochi minuti sono giunti sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, i quali in pochi minuti hanno avuto ragione delle fiamme ed hanno messo in sicurezza l’area. I primi accertamenti avviati per stabilire le cause che hanno generato il rogo non hanno evidenziato la presenza di tracce di acceleranti o di altri materiali infiammabili che potessero far pensare ad una origine dolosa dell’incendio. Più plausibile, secondo gli investigatori, l’ipotesi di un incendio scoppiato in seguito al surriscaldamento delle batterie dei mini bus elettrici che a quell’ora erano sotto carica. Le alte fiamme hanno anche annerito il muro del prospetto laterale della masseria, che comunque non ha subito altri danni. Così come, per fortuna, le fiamme non si sono propagate nelle aree adiacenti da dove avrebbero potuto minacciare la vegetazione del parco.

Gli accertamenti e le indagini sono comunque ancora in corso, anche da parte degli agenti del Commissariato di Polizia di Nardò che sono intervenuti e che, dopo aver raccolto le testimonianze, stanno ora visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza della masseria. Nessuna pista è al momento comunque esclusa.

Il sindaco: «Amareggiato, ringrazio chi ha segnalato»

«Dispiace molto per quanto accaduto e sento il dovere di ringraziare tutti quelli che sono intervernuti per segnalare e spegnere l'incendio e per impedire che potesse estendersi agli altri mezzi presenti, alla struttura della masseria o, peggio, alla vegetazione del parco», afferma il sindaco di Nardò, Pippi Mellone. «Uno dei due mezzi - aggiunge - era di proprietà di Salento Open Tour, il soggetto privato cui il Comune ha affidato i servizi di mobilità turistica, cui va la solidarietà mia e dell'amministrazione per il danno ingente che ha subito. Se, come sembra, l'ipotesi della causa accidentale dovesse essere confermata, mi sentirei ovviamente più tranquillo, anche se ugualmente amareggiato. Per questo ci affidiamo a chi in queste ore sta indagando sull'origine dell'incendio».

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