Un giudice quattro avvocati, tre commercialisti ed una cancelliera sono indagati nell'inchiesta della Procura di Potenza sfociata questa mattina nelle perquisizioni nel Salento ed anche a Monopoli nello studio legale di un'avvocatessa, assessora comunale.
Le ipotesi di reato
Il giudice e due avvocati rispondono di tentata concussione in uno dei capi di imputazione del decreto di perquisizione notificato dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Lecce della Guardia di Finanza: il giudice assegnatario di una procedura di controllo giudiziario di un'azienda - questa al momento l'ipotesi al vaglio degli investigatori, su cui sono in corso accertamenti - avrebbe costretto gli amministratori a nominare un avvocato come coadiuvatore di questa procedura. Il compenso del legale sarebbe stato poi diviso con un altro avvocato, compagno del giudice. Nove in tutto gli indagati.
Gli indagati
Il decreto è stato notificato al giudice del Tribunale fallimentare, e componente del collegio delle Misure di prevenzione reali e personali, Pietro Errede, 55 anni, di Lecce. Agli avvocati Alberto Russi, 53 anni, originario di Galatina; Giuseppe Positano, 53 anni, di Lecce; Antonio Casilli, 59 anni, di Lecce, e Rosanna Perricci, 55 anni, di Monopoli, assessore comunale nella sua città. I commercialisti-consulenti sono Marcello Paglialunga, 52 anni, di Nardò; Giuseppe Evangelista, 57 anni, di Lecce; ed Emanuele Liaci, 54 anni, di Gallipoli. Il decreto, infine, è stato notificato anche a Graziella De Masi, 65 anni, assistente giudiziaria della cancelleria del giudice Errede.
Le perquisizioni
Perquisito l'ufficio del giudice Errede, nonchè gli studi dei professionisti indagati alla ricerca di riscontri delle ipotesi accusatorie.